ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

martedì 29 giugno 2010




Ecco dove mi troverete domenica tra i piedi...O meglio, ai piedi del Monfenera!

domenica 27 giugno 2010

La coppia vince! Sara Tomè ed Adriano Pagotto onorano la loro partecipazione con la vittoria
Il signore e la signora della corsa!
Ecco il giusto appellativo per i vincitori della 6^ Campo-SanDaniele-Campo. L'Atletica Vittorio Veneto piazza il bis con Pagotto e Tomè davanti a tutti. Il vittoriese duella con un caparbio Ivan Geronazzo mai domo, che alla fine però deve cedere alla lucidità tattica dell'avversario. Per la "prima donna" non è stato tutto facile, con la veneziana Mirella Pergola e la Romano Gargarelli ad insidiarla sin dalle prime battute.
Il nordic walking vede affermarsi ex-aequo Susanna e Comiotto, con la De Nardin regina nella Conca degli Eroi.

E' stata una edizione che ha visto al via circa 250 partecipanti totali, 198 dei quali impegnati nella corsa in montagna, 26 nel nordic walking ed i rimanenti in passeggiata.
Il dato tecnico parla trevigiano, con la vittoria sia in campo maschile che femminile di due portacolori illustri dell'Atletica Vittorio Veneto. Se la Campo-SanDaniele-Campo cercava la qualità per il prosecuo del prestigioso albo d'oro, con Adriano Pagotto e Sara Tomè l'ha trovata eccome.
In avvio di gara il gruppo compatto inizia a risalire la dorsale di Mison, in fila indiana, con distacchi minimi, fino al primo ristoro. Sul sentiero che si erge sopra Schievenin e la valle del Tegorzo, i primi se ne sono andati via, ritrovandosi a dover selezionarsi a vicenda, sul terribile strappo sotto Borgo Fobba, ai piedi della forcella San Daniele. Ne è derivato un primo attacco di Pagotto, che al GPM è transitato con circa 30 secondi di vantaggio su Geronazzo e Zanatta di poco distaccati tra di loro, con la sorpresa di giornata Marco Bortolotto a tenere bene il ritmo del primo duro tratto di "San Daniele". Sulla discesa verso Pont de La Stua , il vittoriese , alla testa della corsa, memore delle velleità di Geronazzo nelle discese, non si è fatto sorprendere, tenendo un buon vantaggio, forse quasi esagerando con il rischio, evidentemente, dato l'epilogo finale, molto ben ponderato. Infatti la discesa ha lasciato i secondi di svantaggio del valdobbiadenese, pressochè immutati ed a quel punto rimaneva l'unico tentativo di recupero, sulla lunga piana verso Balzan. Frattanto la gara femminile vedeva transitare Sarà Tomè a San Daniele, con 2 minuti di margine su Mirella Pergola, atleta del VeniceMarathonClub. Più staccate, in lotta, Silvia Romano Gargarelli (GsLaPiave2000) ed Alice Perenzin, giovane feltrina della Virtus Nemeggio.
A Balzan le cose, in testa, sembravano cambiare e il contatto radio comunicava allo speaker, due atleti transitare molto vicini tra loro al km 8. Quindi Geronazzo appariva intenzionato oramai a ricongiungersi a pagotto. Dietro di loro, Andrea Zanatta tenendo il suo ritmo doveva guardarsi le spalle da un veemente ritorno del querese Paolo La Placa, molto veloce sul piano, tanto da guadagnare posizioni su posizioni in vista degli ultimi due chilometri p poco più. alle loro spalle la gara femminile viaggiava sulla falsariga del precedente discorso.
Ecco quindi che per le fasi ultime, chi poteva decidere la gara sarebbe stata la valle del Cagnan e magari, più propriamente, l'ultima salita "bastarda", sul selciato romano...
Fasi finali, dal viottolo antistante il traguardo appare la folta chioma al vento di Adriano Pagotto, Re della "San Daniele" 2010 in 46 minuti e 3 secondi. Staccato di 36 secondi quindi Geronazzo ed a seguire, sul podio Andrea Zanatta e, nell'ordine, La Placa, Bee, Tremea,Zanella,Rizzotto, Amghit(MAR) e Basei.
Passano i minuti ed è il momento di accogliere una Sara Tomè in trionfo in 57'44". Indomita , "direttamente dalle sedi RAI", seconda a meno di due minuti, una grande Mirella Pergola. Il terzo gradino del podio è a pannaggio di Silvia Romano Gargarelli, che precederà nell'ordine, Perenzin, Bello,Pradal,Fortuna, Tognazzo, Schievenin, Brinza e Mariani.

LE CLASSIFICHE:


http://www.runnerspercaso.it/forum/viewtopic.php?f=19&t=4631

domenica 20 giugno 2010

Meeting "Memorial Romeo Dilli". A Feltre con il mio tecnico Moreno, grande lavoro d'assieme, in un service audio oltre ogni limite!

1° Memorial Romeo Dilli. A Feltre Giove Pluvio esce sconfitto...
Unico Meeting in Veneto a non essere fermato dalla pioggia ininterrotta


A Feltre,lo stadio Zugni Tauro ospita un meeting di buon livello, sfidando un maltempo che rende la giornata terribilmente insidiosa e dannatamente da tregenda.
Ore 9 io e moreno arriviamo allo stadio, dovremo coprire anche l'amplificazione audio dell'evento; già cadono le prime gocce.
Il Monte Tomatico, di fronte, si fa sempre piu' buio. La goccioline non fermano il nostro lavoro, che va avanti sino alle 12. Certo, non possiamo montare le casse speaker alla distanza prevista, datoc
che dovremo coprirle tutte. quindi , approntati due gazebo a 30 metri l'uno dall'altro, sistemiamo circa 1000watt totali al centro del campo verde. Ovviamente il lavoro per isolare i cavi a tera, richiede perizia ed attenzione. Pochi, forse nessuno avrebbe rischiato il service in condizioni, presto bagnatissime, quasi subaquee. Ma chi siamo noi? Forse gente qualunque? No! Siamo quì perchè alle 16 inizia il meeting e per Dio, alle 14 avremo tutto in sicurezza o almeno tentiamo.
Moreno alle 13 disse musica e parte "Self Control"...Noi andiamo aprenzo.
Per le 14 gli addetti ai lavori saranno lì. Io occupo la cabina stampa dello stadio, la postazione in alto ispira davvero. Sob, il microfono non va. Ergo, se gli organizzatori non avessero chiesto il service audio a noi, non avrei commentato.
A terra abbiamo oltre 150 metri di cablaggi audio e uguale metratura in cavi di potenza. Due radio mirofoni, due microfoni a cavo, uno a 50 metri dalla console, per le premiazioni, uno a 40 metri sulla linea di arrivo. Siamo coperti anche se non funzionasero i collegamenti radio. Stabiliamo la musica che partirà ad ogni premiazione, scelgo Jump dei Van Halen.
Ore 14.30, sconsolati alcuni organizzatori guardano la pista inondata ed il fiume d'acqua che scende dal cielo, paventanto la dismissione di tutta la predisposizione. tra un pò , tutti a casa. Siamo seduti sotto la copertura dell'imponente tribuna centrale. Tutto tace, mentre arriva ualche società. Alcune hanno optato per Feltre, sapendo che gli altri meeting veneti avevano già annullato e quindi arrivando quì, sperano. Il tutto è oramai tristemente quasi segnato, si rinvia...
Io e Moreno ci parliamo un'attimo, a costo quasi zero, abbiamo amplificato alla perfezione un area ampia e la potenza dissipabile non possiamo almeno non godercela qualche minuto.
Gli dico, vai al mixer, io prendo il "cono" e torno tra la gente sotto la tribuna. Uno , due , tre ...Giove Pluvio sono cazzi tuoi...(scusate il francesismo). Noi proviamo l'audio meteo terapia...La musica va, dal rock al revival disco music ed io che giro microfonato tra i ragazzi...E' un momento bellissimo. Vedo l'organizzazione prendere coraggio, quasi moralmente acompagnata da questo improvvisato show. Niente meriti, ma un contributo alla positività.
Alle 16 il via andrà regolarmente come da programma, con i gli 80 otacoli cadetti. 34 gare previste, 34 saranno alla fine portate a termine. Circa 250 atleti in totale, dal Veneto, Trentino e Friuli. Io ammetto che come primo commento tecnico nell'atletica in pista, ho avuto i limiti della "verginità" nel settore, ma i tecnici federali Schievenin e Stach, mi supportano alla grande e mi aiutano, loro che hanno avuto a che fare con commentatori espertissimi, sanno come indirizzarmi, ove io non riesca ad arrivare, limitato dall'inesperenza. Con 3 0 4 concorsi contemporaneamente in scena, tra anticipi vari, chiamate in sequenza, arriviamo alla fine. Sfioro piu' volte l'incidente< diplomatico con zelanti giudici che pretendono un rigore assoluto nella metodicà. E che cappio, io sono Alex Geronazzo speaker passion, mica uno che sta alle regole, lo show ci deve essere...Questo è il mio metodo; stranamente mi mantengo molto morbido e mi adeguo anche a qualche sgridata oltre le righe, questa volta passa...la prossima spengo un attimo il microfono...
A livello tecnico da<> , si Emilio, sono io, regalati sempre il sorriso della soddisfazione genuina che hai adesso.
Non entro nel merito di altri risultati tecnici, voglio restare fedele al mio essere speaker, semmai l'atletica la commento ancora, ma dobbiamo conoscerci meglio...Per me rimane una bellissima esperienza, che mi fa pensare a quante cose si hanno sempre da imparare. Mi dicono che a volte appaio sfrontato, ma mi accorgo che senza umiltà rinuncerei alla sfida ed al commento di eventi tecnicamente sopra le me possibilità, in cui rischio di rimettere in gioco una figura personale , che ha raggiunto un livello discreto , ma con canoni di commento personali...molto personali.
Grazie a chi mi dà fiducia, grazie all'tletica, madre d'ogni sport, che oggi ha davvero bagnato il mio esordio nei meeting. Grazie però, principalmente al mio tecnico audio Moreno, oggi 9/10 mi avrebbero mandato a quel paese, noi assime avevamo migliaia di Euro a rischio, con centinaia di metri di cablaggi sotto l'acqua torrenziale. Non è successo nulla, non abbiamo corso rischi, senza la competenza e la bravura negli isolamenti , era quasi una "mission impossible" un service audio del genere. E' proprio vero, i collaboratori, non sono una piccola parte di te...Io sono un buono speaker solo se , ed è così, la parte tecnica è curata nei dettagli, così come lo è, solo se, io come altri colleghi ci rendiamo conto che siamo il nulla o poco piu' senza il nostro "Moreno" di turno.

lunedì 14 giugno 2010

L'anima dell'uomo che sono

"L'anima dell'uomo che sono"

Quando verranno a prendere me,
saranno stati in vano viaggio...
poichè è scritto
che l'anima dell'uomo che sono
non è in vendita,
non conosce così ampio confino
in cui esser rinchiusa.
L'anima dell'uomo che sono
mi manda avanti,
ritto e fiero.
Mi diranno che avrò lasciato indietro i compagni,
scriveranno che è perso l'uomo che ero.
Li guarderò sorridendo,
inneggerò pacifico alla mia onestà,
perchè solo io
sarò giudice di me stesso.

"ArGo'2010"

mercoledì 9 giugno 2010

lunedì 7 giugno 2010

IL CORRIDORE DI MEZZA VIA è finito


Il corridore di mezza via.

Piu' di un anno di avventura, insieme ad un personaggio oramai parte di me stesso. Io sono soddisfatto del romanzo, la storia piace,almeno così mi dicono, mi riferisce la gente che ha incominciato a viverne l'inizio nelle pagine libere di internet. Si presta al teatro e ciò significa che è sem...plicemente vera. Ognuno di noi può recitare la sua parte. Io lo faccio così, ritagliandomi degli spazi per scrivere, riflettere e condividere.
In questi 50 capitoli ed oltre 250 pagine c'è l'essenza pura di una terra solcata da acque nervose, sovrastata da monti che hanno dentro l'anima selvatica di ciò che siamo noi, gente di montagna. Vivere in questi luoghi è per me un vero onore. Mi sento e mi sentirò sempre, ospite di questo ambiente così maestoso da farmi sentire talvolta piccolo piccolo. Ho trovato il tempo per credere... ho cercato il tempo per pensare... sto imparando che c'è un tempo per sorridere. Con queste parole non mie, dette da una delle anime piu' pure mai transitate su questo nostro modo, vi invito a cercare in questa storia, cio' che l'uomo è , di fronte all'amore viscerale per un ambiente, che vive in maniera così intensa da fondersi in esso sino quasi a diventarne felicemente schiavo.
Io sono soltanto un dilettante che si improvvisa scrittore, quindi non cerco gloria letteraria e nemmeno riconoscimenti, se non il vedere un pò piu' conosciuta e riconoscita la magnificenza della mia terra e delle emozioni che può dare, a noi che ci viviamo, ma anche a chi, avvicinandosi quasi per caso, rischia di rimanerne rapito o forse prigioniero.
Alexander Geronazzo

sabato 5 giugno 2010

ATLETICA LEGGERA :Commentatore tecnico al Memoria Dilli (FELTRE) il 19 giugno




La mia esperienza converge verso la pista di atletica...Bella ragazzi, ci sarà da divertirsi assieme!




Speaker Ufficiale al Circuito a coppie "You & Me" Me e Ti


Gli amici della Sinistra Piave mi vogliono ancora tra loro! E allora corro da loro...anzi voi correte e io parlo...ISCRIVETEVI ne val la pena, ci sanno fare da quelle parti!














mercoledì 2 giugno 2010

3^ N'dar e Tornar dal Doc. Senik e Fregona vittorie superlative.

PARTENZA
SOLITE FACCE...da speaker

Lucio Fregona (Atletica Vittorio Veneto) VINCITORE


Jennifer Senik , nazionale di sky running (ALDO MORO PALUZZA) VINCITRICE
3^ corsa in montagna Ndar e Tornar dal Doc
Lucio Fregona e Jennifer Senik dominano sul monte Zogo!
Record di presenze nella località turistica segusinese, che ha visto 626 atleti prendere parte ai 3 diversi tracciati segnati dall'organizzazione.
Sin dalla sua prima edizione del 2008 questa gara ha un successo di pubblico e di partecipazione, che va ogni anno crescendo.
Questa edizione ha visto anche un livello tecnico di rilievo assoluto, con un ritorno alla vittoria, quello di Fregona, già campione del mondo ad Edimburgo '95. In gara l'atleta di Monfumo ha dovuto difendersi da un pimpante Franco Torresani, il parroco che corre, vicecampione europeo master di skyrunning. La lotta tra i due si è aperta sin dalle prime battute, sulla salita, dolce ma non facile verso i 1330 metri del monte Zogo , o Doc come chiamato dalla gente locale. Intervistato, Torresani ha dichiarato di avere piu' volte tentato l'allungo sulla parte in ascesa,
senza però riuscire a creare un divario sufficiente per poter attaccare la parte alta e la salita con buone prospettive di vittoria. E' nota a livello mondiale la grande capacità che Fregona ha nei tratti di discesa, dove rimane ancora oggi a 45 anni, uno dei mogliori del pianeta corsa.
Dietro ai due è apparsa subito chiara la lotta per il terzo posto, tra il vicentino Roberto Poletto e l'ultratrailer di razza, di San Pietro di Barbozza, Ivan Geronazzo. Piu' staccato lo zoldano
Ruggero Berolo che a sua volta ha dovuto tenere a bada un ottimo Mauro Simeoni in stato di grazia.
Diverso il discorso in campo femminile, dove la pur bravissima Patrizia Zanette, reduce dalla vittoriosa cronoscalata di Pianezze, poco ha potuto contro la terribile friulana Jennifer Senik, portacolori dell'Aldo Moro Paluzza, che ritorna a una vittoria di prestigio, in Veneto, dopo la PrealpiMarathon 2008. Infatti la condotta di gara della graziosa ragazza dell'81, ha lasciato solo le briciole alle avversarie. Dietro di lei, come detto, Patrizia Zanette dell'Atletica Dolomiti, con il gradino piu' basso del podio conquistato da una sempre sorridente e positiva Sonia Meneghello. Piu' staccate ma ottime protagoniste, la veneziana Mirella Pergola e al quinto posto l'ex azzurra Monia Capelli.
Alcune note interessanti, a margine dell'evento prettamente statistico ed agonistico, la partecipazione di atleti provenienti dalla Lombardia ed addirittura
direttamente dalla Podistica Solidarietà di Roma. Per chiudere è irrinunciabile il ribadire che a Segusino, l'organizzazione è parsa ancora una volta all'altezza, con ulteriori miglioramenti ed innovazioni sul piano logistico, che hanno consentito un pre e post
gara degno di una marathon.
L'arrivederci al 2011 si riassume cosi':
Miles d'estate è una perla che brilla di luce propria e la corsa la va ad impreziosire ancora di piu'.


Alex Geronazzo (speaker della manifestazione)


CLASSIFICHE COMPLETE (Maschile e Femminile)




http://www.runnerspercaso.it/forum/viewtopic.php?f=19&t=4391

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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