ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 29 luglio 2010

Villa di Villa in corsa...Calato il "due di Spada"!

2` Villa di Villa in corsa sotto il segno degli Spada.

Nell'ultima prova del Trofeo You & Me- Mi e Ti i fratelli di Lentiai battono in una volata mozzafiato il duo trevigiano Avon-Fantasia.
Denis Reolon e Sonia Lorenzi dominatori tra le coppie miste, con la conferma nelle femminili di Gaia Beninca' e Silvia Mastel.


E' andata in scena mercoledi' 28 luglio l'ultima puntata del trittico podistico, circuito estivo della sinistra Piave, con la staffetta 4x900 metri a coppie, in quel di Villa di Villa.
In apertura di serata si sono confrontati i giovani delle categorie Esordienti , Cadetti e Ragazzi, dando anche buone indicazioni tecniche, su un percorso saliscendi, completamente stradale, nel quale anche la gestione dello sforzo diventava importante ai fini del risultato.
Per gli assoluti, l'inizio ha visto la batteria accorpata delle coppie femminili e miste. Nella categorie per coppie miste pocoi hanno potuto gli avversari di fronte alla netta supremazia del due bellunese Reolon-Lorenzi, autori di una perfetta condotta di gara, studiata nei particolari con una partenza al gancio ed una progressiva rimonta, frutto di un graduale aumento di ritmo che ha portato nel finale, a relegare al secondo posto i pur ottimi vittoriesi , Adriano Pagotto con Sara Tome' ed al terzo l'altra coppia trevigiana dei giovani Matteo Schiavon e Sara Gasparetto. Nelle coppie prettamente femminili, indiscussa conferma della brevilinea Gaia Beninca', in coppia con l'esperta ed in formissima Silvia Mastel.
Ultima gara di giornata, l'attesissima staffetta maschile, che vedeva il ripresentarsi al via delle due coppie protagoniste nel 2009, con i campioni uscenti Diego Avon e Gabriele Fantasia, ritrovarsi di fronte al duo dei fratelli Marco e Nicola Spada, decisi a prendersi la rivincita. In tutto, 32 coppie che sommate alla precedente batteria davano un confuto totale di 55 compagini al via.
Pronti via ed e' subito sfida tra i big, con primi frazionisti Fantasia e Nicola Spada che cedono il testimone ai compagni , praticamente in simultanea, mentre dietro e' spettacolare l'avvio dei giovani del Astra Quero, Stefano da Rold e Cesare Franceschin, terzi nel parziale ed in lotta con almeno altre tre coppie, per la terza posizione.
Secondo giro con Diego Avon e Marco Spada che si guardano a vista. alternandosi al comando per poi sopraggiungere al cambio di nuovo affiancati. La terza parte di gara sembra dare uno scossone decisivo alla kermesse di testa. Infatti e' Fantasia ad accelerare nel finale della discesa che porta alla piazza di Villa, scavandosi un leggero solco che distanzia di una decina di metri Nicola Spada. Nella parte in salita i due mantengono 6 o 7 secondi di divario. Il cambio vede quindi Avon partire davanti a Marco Spad, con quest'ultimo costretto a rincorrere il trevigiano in una sorta di fotocopia dell'edizione 2009.
Il divario pare rimanere costante, ma al cambio di pendenza accade qualcosa. la salita che porta al traguardo sara' parsa, nel bene e nel male realmente interminabile, ai due. In un ultimo scatto d'orgoglio , con una utentico numero da campione l'inseguitore cerca di farsi sotto e negli ultimi 50 metri riaggancia la coda del bruno trevigiano. Arrivo in completo fuorigiri, con le vene del colo dei due evidenti, quasi sul punto di schizzare fuori. E' una battaglia sportiva che si chiude con il vittorioso sorpasso di Spada che chiude in 9'52" due metri davanti.
Alla fine strette di mano ed abbracci, mentre sul traguardo un ottimo Lucio Sacchet perfettamente supportato dal compagno Tommaso Cargnel, ruba il tempo a Stefano Da Rold prendendosi il podio, ancora con tempi parziali di primo rango e la vittoria finale nel circuito riservato alle coppie maschili. Il Trofeo uota 2000 "You & Me-Mi e Ti" vede trionfare nelle coppie miste Don Franco Torresani con Stefania Satini e Silvia Mastel-Gaia Beninca' tra le donne.
Il trittico ha visto una partecipazione totale di oltre 500 atleti nelle varie competizioni svolte nei comuni di Lentiai e Mel.
ArGo.




C'E' ANCHE IL VIDEO!


http://www.youtube.com/watch?v=KQDRjxwVDF4&feature=player_embedded#!

martedì 27 luglio 2010

Europei di Barcellona. 10000m di Bronzo per Meucci!


L'azzurro tinto di bronzo nei 10000m a Barcellona.


28.27.33 è il tempo sui 10000m ai campionati europei di Barcellona, per il pisano Daniele Meucci.
Vittoria per il britannico di colore, Mo Farah, che precede il connazionale Thompson e l'azzurro, classificati con lo stesso tempo.
Gara non velocissima, con un tatticismo che ha portato gli atleti a passare ai 5000 ancora pressochè a ranghi compatti.
Poi un allungo di 10 atleti, tra i quali Lalli e Meucci.
Ottima prova anche del "rosso" crossista, che ha letteralmentre trainato il toscano fino ai 7000, facendo poi segno di passare.
Da lì in poi, fuga di Farah, con il migliore degli spagnoli, e dietro un terzetto ancora formato dal secondo iberico, con Thompson e Meucci più tonici. L'italiano lascia manovrare l'inglese, tenendo il ritmo fino ai 200 finali. Davanti lo strappo di Farah lascia senza fiato e gambe il miglior spagnolo, che viene inesorabilmente sfilato dal duo Thompson-Meucci, appaiati sul traguardo ma giudicati rispettivamente secondo e terzo, nell'ordine.
Dopo la medaglia d'argento mattutina di Alex Schwazer nella marcia sui 20km, arriva anche la medaglia dal cromo più opaco.
Ma finalmente convince il pisano re delle stradali. Meucci c'è!
ArGo

mercoledì 21 luglio 2010

Editorìa...Scherziamoci su...ma non troppo...

Modifica messaggioCancella messaggioSegnala il messaggioInformazioneRispondi citandoDivertente colloquio con l'editore (storiella inventata)
di ArGo » meno di un minuto fa

Eccomi quà. Stasera ho proprio voglia di farmi due chiacchiere con voi. Prendo spunto da alcuni contati, incontri e scontri verbali intercessi tra me e l'editoria nel periodo caldo che ancora prosegue, in vista (o forse no) della pubblicazione del Corridore di mezza via.
Generalmente sono io a riempirmi la bocca di parole e lanciarle al vento, affinchè le porti agli spettatori...Ora mi divertirò, ma non troppo, a simulare un colloquio con un editore
.

Storiella:

ArGo alla casa editrice "Voioschei"

>Buongiorno Alexander, benvenuto, finalmente ci incontriamo...
>Salve a lei direttore
> E allora, cosa mi racconta? Come mai questo pseudonimo?
>Ah guardi lo pseudonimo deriva dal mio nome e cognome. Ma ArGo è anche il nome del cane di Ulisse, nella cui storia il personaggio che mi è favorito è il ciclope. Nessuno, gli disse di chiamarsi l'eroe Ulisse. Un tipo che aveva occhio...
>Ha ha ha , com'è simpatico lei!
>...anche no!
>Ma su, mi parli del romanzo, a noi è molto piaciuto sa. Ha ottime potenzialità. Ne vogliamo parlare?
>Parliamone, ma ascoltandoci intanto che diamo voce alle parole...
>Ha ha ha...Ma lo sai che lei è un personaggio interessante...?
>Lo sospettavo...
>Dai dai, lo sappiamo entrambi che è una opportunità da non perdere. Oramai che è scritto è un peccato non pubblicarlo.
>Sarei scemo se negassi, no? Le opportunità si prendono al volo. Sono quì per questo, dato che mi avete cercato voi...
>Sì, ho dato compito ai nostri delegati, di dare una letta al testo e capire quali e quante siano le parti da correggere...il titolo ad esempio...
>Il titolo ad esempio non lo cambierei ...
>Ah, d'accordo, in fondo non è così fondamentale...
>Ma come direttore...pensavo...?
>No, ha ragione, Il corridore di mezza via, va bene. Piuttosto, i contenuti...Sa, a noi la storia sembra davvero interessante, ma ci sarà da lavorare molto sulla grammatica...l'ortografia...sa , è normale...
>Eh certo, capisco bene, ma scusi, io vi ho passato una versione corretta da una docente di lettere...Che debba andare a consigliarle di prendere ripetizioni?
>Oh, scusi sa, sì, mi era stato detto, in effetti lei è stato molto propositivo e completo nell'interazione...Mi riferivo al formato leggibile nel web...
>Non fa nulla direttore, io le parole in genere le dico, mica le scrivo, so bene di fare un sacco di errori...Sì figuri, a scuola preferivo scrivere in dialetto, così almeno gli errori nessuno me li poteva contestare...Che vuole, sono sempre stato un pò rompiballe...
>Ha ha ha, mi sa che con lei faremo strada assieme...
>Speriamo bene, non mi sopravvaluti però, dovrò almeno imparare a scrivere in forma più adeguata.Ma mi dica direttore, i costi per la correzione sono elevati?
>Eh, caro Geronazzo, sarebbero elevati, ma a lei faremo un trattamento speciale.
>Grazie (tra me e me inizio a preoccuparmi...Uhm, quello sguardo vispo non mi convince...)!
>Io stamperei almeno un migliaio di copie per iniziare.
>A me va bene, ma la distribuzione?
>Ah beh, quella per lei non sarà un problema, con l'attività che ha tra il pubblico...
>Eh sì, ha proprio ragione, ma le librerie?
>Ah, sono una metodica sorpassata, poi si fa fatica a recuperare il guadagno...Noi preferiamo lavorare con una distribuzione piu' diretta.
>Quindi mi seguirete nei miei giri?
>Come no, le prime uscite le organizziamo noi, poi lei saprà cavarsela da se, alla grande...
>Eh, ma sa, caro direttore, io quando presento già lavoro, mica posso seguire...
>Non si preoccupi, vedrà che qualcuno troverà...
>Dice?
>Si fidi, caro il mio ArGo, io ne ho visti, lei ha i numeri, la stoffa e già un buon prodotto...
>Prodotto? Pensavo fosse una storia...
>Certo, ma capirà per noi è merce da vendere...
>Eh certo, vuole che non lo capisca direttore...
>E allora Alexander lo firmiamo il contrattino?
>Magari lo leggiamo prima? Sa, non per sfiducia...
>No, per l'amor di Dio, le cose si devono fare in regola. Guardi abbiamo previsto che lei avrà una spesa tot...Preferiamo che i guadagni vengano direttamente a lei...Così si lavora meglio, vedrà che in breve avrà coperto le spese.
>E se invece facessimo in percentuale? Io mi accontento di poco, però vorrei affidarmi alla vostra professionalità nel distribuire e promuovere.
>Ah beh, guardi, a carrello, nel nostro sito potranno comprarlo anche da noi i suoi lettori.
>Quindi dottore, mi faccia capire. Io mi pago la spesa, se vendo guadagno e voi ci mettete il marchio in copertina e la pagina web.
>Sì, oramai l'editorìa lavora tutta così sa, questione di opportunità per entrambe le parti...
>Bene direttore, mi è tutto molto chiaro. Brevemente quindi io mi pagherei un libro già mio, le correzioni, già fatte fare, vi pagherei per mettere la vostra pubblicità in copertina, però mi tengo tutto il gruzzolo.
>Accetta?
>Ci devo pensare un attimo...Ah ecco, ci ho pensato: NO! Le direi di recuperare fiducia nei suoi mezzi, poichè un editore che delega la vendita agli autori ha seri problemi di autostima professionale, nel momento che, decide di coprirsi spese e guadagni in una unica soluzione, estorta a chi scrive. Sa direttore, io penso di arrangiarmi e le dirò di più, se lei "si porta la carega", venga ad ascoltare il romanzo letto in pubblico, per il piacere di comunicare quanto si ha scritto.
Sa, mica tutti cercano la ribalta ad ogni costo.
Occhio direttore, che se iniziano tutti ad autoprodursi...
Saluti e buona fortuna...

domenica 18 luglio 2010

Non dimentichiamocene...Falcone e Borsellino



Ed in questi giorni, oggi come ieri, si ricordano le figure dei giudici Borsellino e Falcone.

(tratto da http://www.julienews.it)
di Antonio Rispoli
Due episodi hanno caratterizzato la vigilia delle celebrazioni per i 18 anni dal tragico anniversario della morte di Paolo Borsellino, morto nell'attentato in via D'Amelio il 19 luglio 1992, insieme agli uomini della sua scorta. Il primo episodio è il danneggiamento della statua, rappresentante i due giudici, che era stata posizionata a Palermo, tra piazza Castelnuovo e Via Quintino Sella. Il secondo la manifestazione organizzata per domenica 18 luglio alle 9 del mattino, che ha richiamato solo un centinaio di persone, tra cui molte provenienti da fuori la Sicilia.
Sono due segnali poco incoraggianti, senza dubbio. Ma quali possono essere le cause? E' vero che c'è la disaffezione dei cittadini palermitani per il rispetto della legalità?
Personalmente non credo. Ovviamente non posso parlare uno per uno per ciascuno dei cittadini del capoluogo siciliano, ma è un fenomeno che ho aviuto modo di notare. In sostanza, il punto è semplice: i palermitani (come i siciliani e gli altri abitanti del sud) onesti si sono scocciati di dover combattere una guerra sia contro la mafia che contro lo Stato, aiutati solo da una parte delle forze dell'ordine e dei giudici. Non se la sentono di esporsi nuovamente in prima persona, per poi essere lasciati in mezzo alla strada da soli. E' già successo proprio nel 1992. Quando Falcone e Borsellino vennero uccisi, la reazione popolare fu così violenta nei confronti dei politici da farli scappare. E questo provocò una reazione positiva dello Stato, tanto che si ebbe l'arresto di Totò Riina e di altri personaggi importanti della mafia. O, secondo una certa versione ei fatti, questi personaggi furono consegnati da Provenzano, nell'ambito delle trattative tra mafia e Stato, quelle che sarebbero state iniziate dai vertici del Ros, Mori ed Obinnu.
Come siano andate le cose, resta il fatto di fondo: che dopo il 1994 la politica ha cominciato a lasciare andare il sud alla deriva come prima. E in questa maniera i cittadini sono rimasti in prima fila nella lotta contro la mafia, subendone le conseguenze, con un aumento dei casi di racket ed un controllo sempre più totale del territorio. Ora è normale che non ci sia più voglia di esporsi. Non è paura, ma semplicemente la normalità: nessuno che abbia un po' di buon senso ci tiene a fare la fine di Don Chisciotte contro i mulini a vento. Per chi non avesse letto il libro, il prode cavaliere finisce con le ossa rotte e poi muore. E non è facile convincere la gente a fare lo stesso.


Io, il giorno che fu assassinata la scorta e il giudice Borsellino, ero in gita a Cortina, con dei miei zii. Fu uno dei miei primi momenti di coscenza sociale. Ebbi la sensazione che davvero, quel fatto di sangue, fosse stato un segnale lacerante, fermo, quanto vile e feroce della contro istituzione italiana.
La malavita colpì quel giorno l'altra metà della simbologia antimafia. Oggi in molti ci chiediamo se il sacrificio di quei due grandi uomini, sia stato davvero seguito da altri valori aggiunti. Ci raccontano spesso che oggi il lavoro è maggiormente occulto , per non far trasparire i movimenti delle istituzioni, contro le fore di terrorismo e di malavita, specialmente al sud. Ogni tanto ci si accorge che la mafia è ovunque, eppure non siamo in molti, a quanto pare, disposti a credere che la manifestazione di una idea antitetica a queste organizzazioni, sia una forma utile e forse non crediamo che lo stato ci protegga davvero.
Io non so se questa legittima opinione sia il frutto dell'atteggiamento di chi fa politica, senza distinzioni nel ruolo, però so che non scorderò quel giorno che mi diede il senso della domanda sociale...
Cosa siamo noi? Cosa valiamo di fronte al potere e soprattutto, dal potere ci dobbiamo difendere o ci dobbiamo fidare?
Onore ai giudici Giovanni e Paolo, uomini giusti.

Alex Geronazzo

domenica 11 luglio 2010

A Lentiai Marco e Nicola Spada profeti in patria

Pedalando e Correndo a Lentiai.
I più veloci sono Marco e Nicola Spada.
Assegnati anche i titoli di campione provinciale bellunese, delle categorie Esordienti (A-B-C), Ragazzi e Cadetti.



Nella stradale a coppie, sulla distanza dei 6600m a staffetta divisi per due, nell'ambito del Trofeo You & Me - Me e Ti, seconda di tre prove nelle serate di podismo estivo in sinistra Piave, i due fratelli battono le resistenze della coppia composta da Denis Reolon(Atletica Dolomiti) e Ruben Mione. I due portacolori del Gs Valsugana, hanno vita relativamente facile, lanciando nella prima staffetta un Marco Spada sul piede dei 10' e 04", occupato a tenere a bada Reolon e, leggermente più staccato Adriano Pagotto, primo staffettista dell'Atletica Vittorio Veneto, poi seguito dal compagno Alberto Da Riz. Secondo giro che vede assoluto protagonista Lucio Sacchet (La Piave 2000), consegnato alla statistica come miglior "time" di serata, sotto i 10 minuti. La battaglia per le posizioni del podio vede perà Nicola Spada (10'16''), regolare l'inseguitore più immediato , Ruben Mione (Pro Loco Trichiana) e appunto la coppia vittoriese già citata.
Tra le coppie miste, ancora una affermazione per il duo composto da Stefania Satini (Atl.Dolomiti) e Don Franco Torresani (Atl.CMB Trento), davanti a Basei-Moro e De Poi-Salvador.
In campo prettamente femminile è la coppia dell'Atletica Vittorio Veneto, composta da Mara Golin e Sara Tomè ad avere la meglio su tutte le altre.
Nella serata lentiaiese assegnati i titoli maschile e femminile per le categorie Esordienti-Ragazzi-Cadetti, di campione provinciale di corsa su strada bellunese 2010.
Andata in scena in avvio di kermesse. anche la prova in Mountain Bike, per le categorie giovanili, da G1 a G6 e promozionali.
Per quanto mi riguarda, ancora una volta ringrazio il Gs la Piave 2000 ed i suoi dirigenti, con in testa Johnny Schievenin, che continuano a volermi speaker ufficiale delle loro manifestazioni.
Per me, la zona della valbelluna è un area particolarmente apprezzata, dove presento volentieri e mi ritrovo tra amici ed in questo caso ero alla mia prima apparizione a Lentiai, dove ho potuto anche apprezzare l'ospitalità ed il calore della Pro Loco di Lentiai, "capeggiata" dalla giovane presidentessa Veronica Zaccaron, con la quale ho condiviso davvero volentieri il palco premiazioni.
Un ringraziamento anche ai tecnici audio della "New Dance", ripetendo ancora che uno speaker senza la professionalità tecnica degli addetti audio è uno speaker poco più che ametà delle sue possibilità.
Info e classifiche sul Trofeo e sulla singola gara in:


www.lapiave2000.webnode.com

martedì 6 luglio 2010

Sul Monfenera trionfano Fregona e la Grill

La 2^ corsa del Monfenera è ancora terreno di conquista per Lucio Fregona, mentre tra le donne è netto il dominio della fondista Elisa Grill. (Foto: Lucio Fregona)

Ottima organizzazione di una gara che era accompagnata dai concorsi FIASP ed IVV , per la 25^ Passeggiata al Fresco.
(Foto: Elisa Grill)
A Pederobba, presso il parco Villa dei Conti di Onigo, è andata in scena domenica 4 luglio la 25^ edizione della Passeggiata al Fresco, inserita nei calendari FIASP ed IVV.
Dopo la partenza libera tra le 8 e le 9.15 , dei non competitori, è partita, sul percorso di 11 km , che risale il Monfenera, sino al Monte Tomba, per poi ridiscendere tra i colli brulicanti di castagni e marroneti, la 2^ Corsa del Monfenera.
A vincere, bissando il successo del 2009 ci ha pensato l'eterno Lucio Fregona (Atl.Vittorio Veneto), che ha avuto ragione, nella lotta per il podio, di Ivan Basso (Sernaglia) e Giacomo Vettorel. Appena giù dal podio hanno concluso la "top five" dei premiati l'idolo di casa Mauro Simeoni (Podisti Pederobba) e, nell'ordine, Michele Bedin (Assindustria Rovigo). Ottime anche le prove di Samuele Toscan e Alberto Da Riz, giunti a ridosso dei premiati.
In campo femminile si è presentata al via, non lasciando poi spazio alle avversarie, la fondista delle Fiamme Oro, Elena Grill che si è lasciata alle spalle, Angela Tognazzo (2^), Marisa Ferronato (3^), con quarto e quinto posto, assegnati rispettivamente a Maria Giulia Canello e Serena Schievenin.
In campo giovanile netta affermazione del "figlio d'arte" , Roberto Fregona.
Al via circa 350 partecipanti in una giornata soleggiata, ma godibile data la brezza che ha imperversato nell'arco dell'intera manifestazione, tra la soddisfazione e l'ottimo lavoro svolto dagli organizzatori del gruppo Podisti Pederobba 2007, in collaborazione con le associazioni volontarie locali ed il patrocinio del Comune di Pederobba e della Provincia di Treviso.
Info dettagliate in www.podistipederobba.it
Alex Geronazzo (technical speaker della corsa)

sabato 3 luglio 2010

giovedì 1 luglio 2010

Appenderò il microfono al chiodo...

Penso seriamente di chiudere la stagione onorando gli impegni presi e poi di interrompere quì, abbandonando il settore delle presentazioni.
Qualcuno dice che io abbia manìe di protagonismo, altri dicono altre cose...Mi spiace, ma la mia dignità non è una merce verbale da regalare al vento. Piuttosto che denigrato , cal...unniato o offeso, meglio tornare ad essere semplicemente Alex.
Chissà...

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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