ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 16 febbraio 2014

Ciaspalonga delle Marmarole.Un Privilegio!

Ciaspalonga delle Marmarole
Nella marathon Andrea Zanatta batte a sorpresa Corsini.
La veneziana Monica Penzo vince la femminile.
Short Women a Federica Mencarelli e Short Men a Flavio Ghidini





Ieri ho fatto da speaker alla Ciaspolata piu' lunga del mondo. 



La Ciaspalonga Delle Marmarole . Una giornata iniziata alle cinque, con partenza al buio, in groppa a Wilson, col fido tecnico Moreno a tirar le redini.
Alle sette, dopo lauta colazione in localino tipicamente cadorino, è iniziato tutto.
Montaggio impianto ed osservazione. Cominciano così le gare che presento, guardandomi intorno e cercando di assorbire le atmosfere di luoghi e genti non mi, che si fanno pian piano amiche conosciute.
Atleti forti, corridori di mezza via e camminatori delle nevi. Italiani, tedeschi, polacchi, austriaci, russi, messicani...
Durante il giorno è ripetuto piu' volte il pensiero che andavo loro attribuendo, affaticati sul percorso pregno di emozioni ed impegno da mettere su gambe e mente, lo slogan SCARPA, motivatore mai così indicato : "nessun luogo è lontano".
E poi la similitudine tra acqua e mare, citando uomini e donne che navigano galleggiando sulle nevi piu' belle del mondo.
Piazza Tiziano, davanti al Gran Caffè Tiziano , trasmette emozioni fortissime.
La gente che è arrivata al traguardo, aveva tutta lo sguardo della soddisfazione. Mi sto sorseggiando le foto che trovo in rete e leggo i commenti che descrivono un Paradiso terreno, in una giornata di gioia celeste...
L'organizzazione, da Cristian, a Diego , Pierluigi, Jack e tutti gli altri è fatta di gente semplice, laboriosa, genuina...Io che sono cresciuto in una valle, detesto i sofismi ed amo la semplicità, nella gente, ho "lavorato" senza il minimo sforzo, preso ed abbracciato da un senso di gran condivisione.
Ho presentato amici al traguardo, persino il vincitore a sorpresa ed ho avuto modo di osservare gesti di campioni che si mettono al servizio dei bambini , dando esempi che sono linfa per lo sport ( Alfredo Corsini ).
Ho ascoltato dialetti e lingue che non conosco ed apprezzato la diversità.
Non parlerò molto di cose tecniche ma doverosamente plaudo e cito i vincitoriAndrea Zanatta e Monica Penzo , Federica Mencarelli e l'alpin de Berghem Flavio Ghidini.
Daniele Coco che mi fa l'onore di citarmi nella sua cronaca, oggi. Zammattio , l'uomo della Gang del Bosco, Chiara Colonnello sempre "tosta" e poi...
Cito colui che arriva da piu' lontano ed ha una simpatia naturale increbbile (come direbbe lui)

 Raul Acevedo Olivan , dal Messico ...
In lontananza ho ascoltato se avessi sentito il violino di Marco Galliazzo, artista di pregio che ha incontrato nella sua storia di musicista, anche Abbado e che si definisce "apprendista corridore di mezza via " ... < Sei "assunto" a tempo determinato, lo meriti Marco >. I sorrisi di Valentino Spigariol e lo sguardo vispo di Paola Pin.
Altri? Tutti...e poi il cielo, le nubi chiare, la neve sui tetti e una considerazione:
< Mi sento privilegiato >.
Grazie ancora. ArGo

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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