ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

sabato 14 maggio 2016

Ultratrail : Gran Raid Prealpi Trevigiane

GRAN RAID 
  DELLE PREALPI TREVIGIANE 

21 MAGGIO 2016

Miotto, Meneghel, Zanatta, Fein (USA) e l'italo americano Carlo Agostinetto ! 

La sfida ad  Ivan Geronazzo è aperta 



Da Segusino a Vittorio Veneto , 
passa la storia dell'ultra trail italiano 

Dopo il successo delle edizioni precedenti, il prossimo 21 maggio 2016 torna una delle più spettacolari ed impegnative competizioni di corsa in montagna, il Gran Raid delle Prealpi Trevigiane. Attraverso un percorso di 70 km e 4500 m di sviluppo verticale D+, verrà attraversata nella sua interezza la lunga dorsale prealpina che va da Segusino a Vittorio Veneto. Durante questo straordinario viaggio gli atleti ammireranno paesaggi mozzafiato sulla Val Belluna e verso l’immensa pianura Trevigiana, passando per malghe, rifugi, vecchie casere e borghi incantati che hanno fatto la storia rurale di questo angolo del Veneto. Tranne qualche tratto leggermente impegnativo, tutto il percorso si snoda piacevolmente su sentieri ben marcati, tra vaste dorsali erbose e magnifici boschi a ridosso di montagne incantevoli come il Cesen, il Col de Moi oppure il Visentin. La gara è rivolta ad atleti ben preparati per questo tipo di competizioni, ma al tempo stesso si rivolge anche a runners amatoriali che possono scegliere, all’occorrenza, la staffetta e la mezza. Quest’ultima si sviluppa lungo il versante sudest del Col Visentin su un tracciato di 29 km, mantenendo comunque un considerevole sviluppo verticale D+ di 2100 m.

Ivan Geronazzo favorito in un nugolo di grandi ultra campioni .

La vigilia della gara vede il valdobbiadenese Ivan Geronazzo, già azzurro di specialità, partire con i favori del pronostico in questa edizione 2016 , anche se la qualità ed il numero di avversari non mancheranno.
Ad iniziare dall'altro trevigiano Mirko Miotto , giovane in netta ascesa che guiderà una nutrita schiera di atleti con ottime credenziali.

Sarà al via anche il campione uscente Luciano Meneghel, autentico metronomo della specialità, esperto e capace di gestire le proprie risorse fisiche come pochi altri , nel panorama italiano.
Andrea Zanatta ha cucito addosso l'appellativo di essere un turbo, capace di grandissime imprese, con la caratteristica di andare ferocemente all'attacco sin dalle prime battute di ogni evento cui partecipa, quasi in una sorta di tourbillon atletico , nel quale scoprirsi vincitore e protagonista, oppure comunque sazio del suo aver provato tutto il possibile, senza risparmio.
Un buon elemento pare essere anche l'americano a stelle e strisce Dovid Fein , altro giovane, classe 1983 che in Italia già si distinse in una Amalfi - Positano in tempi recenti.
Pronto al salto di qualità anche il ventitreenne rodigino, Enrico Bonati, che certamente cercherà un buon piazzamento al Gran Raid.
Occhi puntati anche su un altro ex azzurro, Fabio Granzotto, sesto nel 2009 e capace di arrivare a livelli che lo portarono a podi di valore internazionale come alla The Abbots Way , nel 2013 , dopo un discreto 40° posto mondiale nel 2011 a Comnemara in terra Gallese.
Non scorderei Ivan Cao, terzo al Ultra Trail degli Eroi 2015.
Lo scorso anno ha dato buoni riscontri in un rientro alle gare, con lo spirito combattivo ritrovato e risultati da top ten alla Dolomiti Extreme ed al Due Rocche Trail. Appare candidato ad un ruolo di protagonista .

Ma forse la sorpresa piu' grande potrebbe arrivare dal Connecticut e piu' precisamente da Norwalk. Da lì agiungerà Carlo Agostinetto, italo americano con origini trevigiane non nuovo anche a vittorie in gare sopra i 50 chilometri, in terra statunitense.
Marco Livio, Toppan, Nardi , ed alcuni altri nomi interessanti , al maschile si nascondono nelle pieghe del gruppo, pronti ad emergere e recitare ruoli di prim'ordine.
In campo femminile sarà presente la recente vincitrice della "100 e Lode" , già terza all'ultra trail Soave Bolca , sesta alla Due Rocche e campionessa uscente al Trail Castelli e Le Ville , Elisa Bordin, padovana di Vigonza.
Altro nome importante al via sarà Alessandra Bastesin che è stata, nel 2011 la prima vincitrice del Trail degli Eroi e vanta un quarto posto alla mitica Porte di Pietra.
Dalla provincia triestina giunge Susanna " Susy" De Giorgio , seconda nel 2015 al Trail Cross Internazionale croato UCKA ed a podio, al Furlander Trail nel 2015 , oltre che pluripiazzata in gare invernali come la Ciaspalonga delle Marmarole, la piu' dura al mondo.
Buone indicazioni sono inoltre attese dalla trevigiana, di casa Lorenza Dal Vera.
La bresciana Moira Guerini , lombarda di Bione presenta numerosi piazzamenti di rilievo , 2^ al Trail delle Valli Etrusche nel 2016 e già alla piazza d'onore in gare come Adamello Trail e 12 ore del Monte Peralba.
La veronese Elisabetta Lenotti porta in dote la recente vittoria al Tuscany Crossing ed è un'altro nome di assoluto rilievo da considerare anche per la vittoria .

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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