ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 2 giugno 2016

Silvia Rampazzo da record alla NTDD

9^ Ndar e Tornar dal Doc
Silvia Rampazzo abbatte il record femminile  e Said Boudalia regola in volata Eddj Nani.
La sfortuna rovina le ottime prove di Silvia Serafini e di Torresani.

SILVIA RAMPAZZO
Edizione umida ma strepitosa , la nona della Ndar e Tornar dal Doc a Milies di Segusino.
Pronostici rispettati e qualche fuoriprogramma hanno vivacizzato la classicissima della Festa della Repubblica.

CRISTIANA FOLLADOR


Molte centinaia di partecipanti hanno affollato la minuta località montana prealpina per correre, divertendosi, sui tre percorsi disponibili.
SAID BOUDALIA
Said Boudalia , che ha controllato l'intera gara , ha dovuto comunque difendersi, sul finale dall'attacco in extremis del giovane Eddj Nani , autore di un'ottima prova e capace comunque di rendere spettacolari le fasi finali. Al terzo posto è andato a piazzarsi l'agordino Christian Sommariva con Roberto Poletto quarto ed Andrea De Martin al quinto posto.
In campo maschile un errore di percorso ha compromesso la gara di alcuni atleti della top 20 , in particolare di Franco Torresani , il cinquantaquatrenne parroco trentino che poteva piazzarsi a podio.
Stessa sorte è toccata a Silvia Serafini che stava facendo una grande gara in rincorsa alla battistrada Rampazzo.
Proprio Silvia Rampazzo ha abbassato il record della corsa che le apparteneva dal 2014 , portandolo a 1h02m55s.
Cristiana Follador si conferma in forma magnifica e giunge seconda , per i colori dell'Aldo Moro Paluzza, precedendo la mamma volante padovana Tina Sbrissa.
Ottime performance anche per Serena Schievenin e Silvia Cescon , quarta e quinta al traguardo.
Miss Ndar e Tornar dal Doc è risultata essere la vicentina Giulia Valmorbido .
Consueta la presenza della gara giovanile e dei tanti amatori impegnati sui vari percorsi.
Il meteo ha retto , non scatenando una pioggia costante e mantenendo il clima ideale un po' per tutti.
EDDJ NANI




La festa contornativa della Ndar e Tornar dal Doc, rimane una perla preziosa che trattiene sempre gli ospiti podisti in ottima armonia, ben trattati dal grande servizio della Pro Loco di Segusino.
Un grazie particolari agli organizzatori ed al pubblico che è rimasto ad ascoltare quanto ho voluto dire di mio e le poesie lette a presentazione del mio libro "Urlo".
Un grande grazie al mio fidato collega Moreno Putton, la metà diamantata del nostro essere uniti nella corsa.
Torno a casa arricchito ancora una volta.



CLASSIFICHE :

http://www.ngtiming.com/classifiche/466-ndar-e-tornar-dal-doc





( Le fotografie allegate sono state prese dalla rete di Internet e non risultano coperte da Diritto d'Autore )

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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