ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 6 luglio 2014

La firma di Morena Dal Pos e Claudio Cassi alla 6^ Corsa del Monfenera!

6^ Corsa del Monfenera.
Sono Claudio Cassi e Morena Dal Pos 
i primi a Villa Conti Onigo.

Combinata del Piave vinta da Amghit Ayyad e dalla Dal Pos.

Giornata calda a Pederobba e gara di alto livello , nella classica 12 chilometri di montagna, sul Monfenera.
MORENA DAL POS
Al "pronti-via" , è subito Claudio Cassi a prendere la testa e dietro, si forma un drappello che gli si rimane incollato dietro, sino al quarto chilometro.


Ivan Basso, Eddy Nani, Ivan Geronazzo, Amghit Ayyad tengono duro, mentre dietro, leggermente staccati, incedono col loro passo, Giacomo Vettorel e Lucio Fregona. Schiera dei migliori che vede nelle posizioni da premio anche i vari Lovatel , Terenziani, Berra , Zanatta e Buso, con il sempre tonico Alfio Adami.
In campo femminile Morena Dal Pos rompe presto gli indugi, chiarendo uno stato di forma imperioso, grazie al quale distacca in rapida progressione le piu' dirette avversarie. Rosanna Saran, "l'airone di Ponzano" , detta il passo alle inseguitrici che inizialmente sono Serena Schievenin, Marisa Ferronato la Bailo e la Poloni.
Via via che la salita si fa piu' tosta, tra gli uomini Cassi cerca di fare il vuoto , ma Ivan Basso ed Eddy Nani, restano a corta distanza, sino al piano delle betulle, sul punto piu' alto di percorso.
Iniziata la discesa, il pontalpino ha il suo bel da fare poichè i distacchi sono minimi. Basso rimane ad una quindicina di secondi, mentre pare il giovane alanese Nani, il piu' accreditato segugio sulle tracce di Claudio.
Discesa importante e tecnica. Basso è il miglior conoscitore del percorso, Nani il piu' giovane e motivato, mentre Cassi ha dalla sua una classe indicibile.
CLAUDIO CASSI
Anche tra le donne cambia qualcosa. La Dal Pos controlla e la Saran scende in sicurezza, ma per il terzo posto si fanno sotto sia Carla Faggin che Ivana Dall'Armi.
Epilogo a villa conto Onigo, con Claudio Cassi a vincere  con soli 5 secondi su Basso e quattordici su Eddy Nani. Dietro, nell'ordine tagliano il traguardo Ayyad Amghit , vincitore 2013 , leggermente debilitato dal Ramadam, Ivan Geronazzo che solo domenica scorsa è stato il miglior italiano alla Lavaredo ultra trail, gara di centoventi chilometri sui dislivelli dolomitici. Lucio Fregona quattro volte vincitore, tra il 2009 ed il 2012 giunge sesto, con un buon Stefano Berra settimo e Vettorel ottavo. Nei dieci entrano anche Stefano Buso ed Andrea Zanatta.
IVANA DALL'ARMI
Apoteosi per Morena Dal Pos che chiude con due minuti e mezzo di vantaggio sulla Saran. Terza conclude un'indomita Ivana Dall'Armi che così bissa il secondo posto nella Combinata del Piave.
Dietro di loro , Serena Schievenin, Marisa Ferronato, Enrica Guizzo e Carla Faggin che , autrice di una rovinosa caduta che le ha causato due punti di sutura al ginocchio, perde il podio che sino all'infortunio si era parzialmente conquistato.

COMBINATA DEL PIAVE
 Dopo tre prove , (Valdobbiadene-Pianezze , Ndar e Tornar Dal Doc e Corsa del Monfenera), vinta da Ayyad Amghit davanti a Geronazzo e Berra. Tra le donne la vince Morena Dal Pos, con Ivana Dall'Armi seconda e Serena Schievenin al terzo posto

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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