ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 26 giugno 2011

7^ Campo-SanDaniele-Campo

7^ Campo-SanDaniele-Campo

Allo Stadio ValCalcino Paolo Rizzotto dà una svolta al suo curriculum , vincendo l'edizione della corsa in montagna alanese , rinnovata in parte del percorso.
Tra le donne il nome nuovo è Maria Pia Chemello.

La Combinata del Piave è di mauro Simeoni e Manuela Moro.
Il nordic walking vede le affermazioni di Lucio Dorz e Sara De Nardin.

Circa 200 iscritti alla settima edizione della Campo-SanDaniele-Campo, rinnovata nella partenza e nell'arrivo, spostati entrambi allo stadio ValCalcino. In una gara caratterizzata da un caldo torrido, il clou della giornata vede trionfare sui sentieri di casa, quel Paolo Rizzotto (GS Alano), in netto crescendo nelle ultime due stagioni, che va a regolare di pochi secondi Mauro Simeoni , con al terzo posto il falcadino Paolo Gamberoni. Gara tattica con i primi due che si alternano alla testa della gara, viaggiando di pari passo. Alla Forcella di San Daniele, punto piu' alto del percorso, Simeoni precede di poco Rizzotto, che si rifà in discesa, con Giuseppe Dallo terzo in salita ad inseguirli. La discesa porta variazioni, tanto da vedere Rizzotto primo al Pont De la Stua, con Simeoni staccato di trenta secondi. Da dietro si rifà sotto Paolo Gamberoni che guadagna posizioni. In campo femminile è Maria Pia Chemello il nome che magari non t'aspetti, che dà del filo da torcere alla favorita Manuela Moro. Sarà così per tutta la gara, mentre dietro, per il terzo posto tutto rimane costantemente in gioco. Parte finale di gara che vede i due battistrada appaiati al nono chilometro, con Simeoni che recupera, ma l'alanese Rizzotto pronto e deciso nell'imprimere un nuovo cambio di ritmo ad un chilometro dall'arrivo. Fasi emozionanti nella discesa verso il Calcino , con il transito agli ultimi metri, sopra il ponte medievale. Simeoni non riesce piu' a recuperare e per l'atleta di casa è trionfo. Dietro ai due, Gamberoni con il suo ritmo conserva la terza posizione. In campo femminile la Chemello ha un ritmo insostenibile e vinche "nell'università della corsa in montagna". Manuela Moro èe di nuovo seconda in questa gara, mentre per il terzo posto, Serena Schievenin presenta al traguardo il sorriso piu' radioso sul suo volto, il volto bello della corsa.
Nel Nordic walking Sprint , in campo maschile la gara si decidea agli ultimi metri, quando Nicola Susana (Era Nordic), vincitore nel 2010, lascia andare Lucio Dorz (ARGO NW Team), che lo aveva atteso cavallerescamente per gli ultimi chilometria in compagnia. Terzo Stefano D'Alessio. La gara in rosa ha visto l'identico podio della precedente edizione con Sara De Nardin imprendibile , vincitrice su Ivana Rudatis di Alleghe e Orietta Dal Mas.
La Campo-San Daniele-Campo era anche la terza e conclusiva prova della "Combinata del Piave", dopo le gare precedenti, Valdobbiadene-Pianezze e N'dar e Tornar dal Doc. Alla presenza dei responsabili delle tre prove e degli amministratori dei comuni di Alano e Segusino, sono stati premiati quali vincitori, Mauro Simoeni che ha preceduto Paolo Gamberoni e Giuseppe Dallo, in campo maschile; tra le donne la ha spuntata Manuela Moro, su Angelina Castaldo e Serena Schievenin. Gruppo piu' numeroso nelle tre prove il ValdoGroup.
CLASSIFICA MASCHILE Campo-San Daniele- Campo: 1) Paolo Rizzotto 2) Mauro Simeoni, 3) Paolo Gamberoni, 4) Edi Nani, 5)Alessio Chiodero, 6) Loris Basei, 7) Cristiano Zanella, 8) Giuseppe Daallo, 9) Rudy Dalla Vecchia, 10) Luca Dal Canton.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1) Maria Pia Chemello, 2)Manuela Moro, 3) Serena Schievenin, 4)Angelina Castaldo, 5) Cristina Viezzer, 6) Rossella Piovesan, 7) Milena Pasin, 8) Graziella Fortuna, 9) Fabia Gallina, 10) Elena Gallina.

Alex Geronazzo (Speaker Ufficiale CSC 2011)

CLASSIFICA INTEGRALE:


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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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