ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

lunedì 16 maggio 2011

16^ Valdobbiadene-Pianezze

Trionfo bellunese! Manuel Da Col cala il bis, e porta in Vigili Del Fuoco Belluno al trionfo a squadre. Tra le donne stoica Manuela Moro!

Alla fine arrivano in 292 dopo i 5.645m e gli 808 di dislivello della piu' celebrata cronoscalata podistica triveneta. Condizioni meteo da tregenda, con temperature a sfiorare lo zero termico, pioggia battente e raffiche violente di vento, sfidate e vinte dagli atleti.

Manuel Da Col, l'atleta di Cibiana di Cadore sale di nuovo il gradino piu' alto del podio, dopo la vittoria del 2010, battendo avversari forti ed agguerriti. Alla fine un tempo cronometrico di 35'45", inferiore di circa venti secondi rispetto al vicentino Stefano Benincà. Al terzo posto il trentino Claudio Bettega. A seguire altri nomi altisonanti della corsa in montagna come Daniele De Colò, Roberto Poletto,Federico Pat,Olivo Da Prà per citarne alcuni tra i primi.
In campo femminile Manuela Moro ha posto un digillo importante che gli mancava in carriera, entrando in un albo d'oro ricco di nomi prestigiosi. La trichianese ha offerto una prestazione magistrale , siglando un tempo ufficiale di 46'35'', mettendosi dietro di un minuto e mezzo la pontalpina Francesca Rossi e la bellunese Angela De Poi. Oltre il podio, da segnalare il quarto posto dell'ex azzurra Monia Capelli in una graduatoria femminile ricca di altre prestazioni importanti.
Tra le società, assegnato il Memorial Ferdinando Vanzin al Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco "De Vecchi", di Belluno, trofeo ambito, fritto della somma dei migliori tre tempi per squadra.
Alla fine della mattinata di gara, organizzatori soddisfatti per un risultato insperato, date le condizioni ambientali, con un traguardo addirittura spostato all'interno dell'area Rifugio del Tempio del Donatore, gremito come sempre, nonostante le intemperie.
La Valdobbiadene -Pianezze era la prima tappa della Combinata del Piave, che proseguirà il 2 giugno a Miles di Segusino, con la N'dar e Tornar dal Doc e terminerà il 26 giugno a Campo di Alano di Piave, con la Campo-SanDaniele-Campo.

Commento dello speaker:

Io ho ribadito piu' volte che gli atleti sono stati davvero mitici, grandi tra i mitici...Volevo aggiungere che il mio secondo anno alla Valdo_Pianezze non lo immaginavo così epico, con davanti a me, arrivare persone letteralmente "contro vento" e sotto un diluvio come pochi ne avevo visti nel corso di una corsa. Certo, la montagna però non è mai da sottovalutare ed alcuni li ho visti arrivare in short e canotta e questo è un dato da sottolineare...mai dar troppa confidenza a meteo, altitudine ed a se stessi, perchè l'ipotermia è una gran brutta compagna se sopraggiunge...Okkio ragazzi...Pareva un presagio nel testo della mia ultima canzone "Nato in mezzo alle montagne":
cito: "corri contro vento, ma tu non ti arrenderai"...


Alla prossima e quì trovate le classifiche:


http://www.runnerspercaso.it/forum/viewtopic.php?f=19&t=6880#p29305

2 commenti:

  1. Ciao Alex,
    bella la gara,peccato che il mio risultato in classifica non ci sia! O meglio: c'è il numero di pettorale (407) e il tempo (44 e 25) ma il nome non è stato indicato. Riusciresti a rimediare? Sicuramente dipende dal fatto che, nonostante il tempaccio, ho deciso di iscrivermi la mattina stessa.
    Grazie
    Luca Vignazia

    RispondiElimina
  2. Ciao Luca, sarà mio compito gradito inserirti in classifica, assieme agli altri dei quali non c'era nome. Mi scuso anche da parte dell'organizzazione che nel frattempo mi ha inviato la classifica e appena possibile sarà pubblicata.
    Un salutone Xiao

    RispondiElimina

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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