ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 20 maggio 2012

17^ Valdobbiadene Pianezze, l'università della corsa in salita, laurea due bellunesi!

17^ Valdobbiadene Pianezze, l'università della corsa in salita, laurea due  bellunesi!
La cronoscalata podistica accoglie 400 partenti.
La 17^ edizione è firmata da Manuel Da Col e Stefania Satini. 
Battute le resistenze di Luca Cagnati e Davide Pierantoni tra gli uomini ed in campo femminile Lysanne Zago e Manuela Moro


E' stata un'edizione record, senza esclusione di emozioni, quella andata in scena quest'oggi su 5645m di percorso ed 808m di dislivello positivo.
Sia il numero di partenti che la qualità agonistica.
Il campo femminile ha visto la bellunese  Satini salire col tempo record di 43' ed 1 secondo, staccando di oltre due minuti la giovane fondista vicentina Zago (45.15) e la trichianese Manuela Moro (45.18).
Nelle posizioni di testa ottime prestazioni di Francesca Rossi la sciaplinista e dell'ex azzurra Monia Capelli, rispettivamente quarta e quinta. L'altissimo livello della gara è ben rappresentato dalla sesta posizione di Patrizia Zanette.
La gara maschile entusiasmante quanto sulla cima iniziavano ad arrivare i big, ha ancora un "padrone" cadorino, visto che Manuel Da Col, ha siglato un fantastico tempo di 33.45 , quasi mezzo minuto davanti all'atleta del CS Esercito , Luca Cagnati, altro azzurrino del Cadore. Per il terzo posto una magìa tirata fuori dal cilindro permette al Vicentino scialpinista Pierantoni, di esordire su questi sentieri con una prestazione magistrale.
Rimane fuori dal podio l'eterno Federico Pat, davanti allo zoldano Elia Costa, ma il parterre dei primi cinquanta  era ricchissimo.
Un meteo eccellente ha fatto da corollario ad una edizione memorabile e sulla cima la solita grande festa, durante la quale è stato assegnato anche il Trofeo Memorial Vanzin alla società piu' veloce nella somma dei tempi dei rispettivi migliori tre. Il premio è stato vinto dai vicentini del Puro Sport Team.
Lo speaker , Alex vi saluta  e vi rimanda al 2 giugno alla 2^ tappa della Combinata del Piave , la Ndar e Tornar dal Doc a Milies di Segusino.




LE CLASSIFICHE  http://www.runnerspercaso.it/forum/viewtopic.php?f=19&t=8999

2 commenti:

  1. Grande Alex! Ho partecipato ieri alla Valdo-Pianezze, ottimo servizio speaker, complimenti! E alla Treviso Marathon ti ho dato il "cinque" a Ponte della Priula :-)
    Alla prossima, ciao.

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  2. Ciao Cristian . Chissà che ricapiti ancora, allora !!!

    RispondiElimina

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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