ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 17 febbraio 2013

Ciaspalonga delle Marmarole. Il ritorno di Corsini!

La Ciaspalonga delle Marmarole 2013 è un'affare lombardo-emiliano.

Vincono Alfredo Corsini e Roberta Lorenzi 

Intervista al vincitore, Alfredo Corsini (TSL Amorini Team Italy)

Duecento partenti nei tre percorsi proposti, un cielo azzurro per buona parte della giornata, le cime innevate ed una piazza che è un sogno da guardare.
Piazza Tiziano, Pieve di Cadore, ore otto e trenta; inizia la giornata delle Marmarole per me ed il fido tecnico Moreno.
Impianto attivo un'ora dopo, la stretta di mano col sindaco, organizzatori preparati ed operosi, il fondo imbiancato per l'arrivo degli atleti.
la gente passeggia incuriosita nel centro cadorino che è un'autentica perla artistica.
Io parlo, la musica accompagna, svariando dagli anni '70 all'attualità, senza disdegnare mistico ed epico.
Radio corsa fornisce informazioni dal percorso. Punti fondamentali il Rifugio Antelao e Pozzale. Li sentirò nominare spesso. Il tormentone del giorno: < ...dovete sapere, voi che state ascoltando, che un pò noi parliam piano ed un pò alziamo i toni...> . Ed è un piacere dar sfogo al ruggire della voce che mi supporta "rauca" e "rock" come poche altre volte. Del resto sono lì a presentare la piu' "strong" delle corse su ciaspole, la piu' lunga al mondo.
Piazza Tiziano, Pieve di Cadore (BL)
Sembra che all'Antelao la coppia  di testa si stia dividendo. Il campione uscente Alfredo Corsini, bresciano di Bovegno, lascia sul posto il plurititolato dell'ultratrail Daniele Fornoni, piemontese si Sesto Canavese. E' anche la sfida dei produttori di Ciaspole, TSL Amorini contro Baldas...
Siamo ormai all'epilogo ed alle 10 e 20 arriva Corsini, solitario ma in spinta, poichè meno di tre minuto lo dividono da Fornoni, che in breve è davanti a noi.
Interviste ai due. Il bresciano non sa dire se fosse piu' dura dell'anno prima, ma plaude l'avversari che gli ha reso la vita difficile. Fornoni da parte sua elogia un percorso fantastico e l'organizzazione.
Dietro è tutto incerto ed è ancora da definire il terzo da far salire sul podio. Che bella sorpresa! Gianni Mores, arsedese di Mellame, mio compagno di scuola e di sfide, spesso per me perse nelle corse dell'epoca scolastica appunto...Come cambiano le cose. Lui così performante , io così parlatore, ma l'ambiente è lo stesso e la passione ancora condivisa. Bravo Gianni che si piazza dietro agli alieni ma è capace di precedere Zarantonello, Caverzan e Geronazzo (Ivan) , gente seduta nell'Olimpo delle ultra distanze.
In ambito femminile tutto secondo copione sino ad oltre l'Antelao. Chiara Colonnello è solitaria ma poi accade qualcosa, forse una scelta rischiosa nel cambio ciaspole e da dietro spunta la Lorenzi, Roberta di Bologna. L'emiliana non fa sconti, supera ed arriva giu' per prima con un quarto d'ora di vantaggio.
Rammaricata Chiara, ma dopo pochi secondi la solita incandescenza che sorride e deborda di positività. Tutto in chiaro spirito trail.
Arriverà commossa la triestina Susanna De Giorgio, mi sembrerà incredula, eppure è così...
Nella breve di 20km la short, vince "l'alpin de Berghem" , Flavio Ghidini e in campo femminile la runner della Valbossa, Glida Pesenti.
Poi, nel pomeriggio, da Pozzale scendono i bimbi, tanti, piccoli (il piu' piccolo è del 2008).
Ho presentato la Regina dell Ciaspolate "long distance". La Ciaspalonga delle Marmarole che aggiungo al mio diario che già comprende la CiaspDolomitica e la Ciaspalonga del Monte Avena.
Quì vedo realmente i volti tirati e provati dalla fatica. Un saluto agli amici del Caffè Tiziano (castagnole e crostoli al cioccolato da leccarsi le dita) e del Bar PerchèNo (ottimo il brulè e la compagnia ) "torsida" all'angolo in fondo...La "sindachessa" che ha sprecato complimenti che mi tengo stretti e tutta l'organizzazione , pronta in qualsiasi momento.
Che altro dire?...Mi dicono che ci rivediamo nel 2014...
Ed ora...parliamo piano ma poi un pò alziamo i toni!
Ciao cadore!

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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