ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 3 marzo 2013

Said Boudalia e Josephine Wangoi vincono la 10^ Trevisomarathon!

23° CHILOMETRO

" La bolgia!!! "

La mia due giorni di Trevisomarathon...

 
E' il terzo anno che la presento ed ogni volta l'emozione è differente.
Erano migliaia oggi le persone assiepate a Ponte della Priula tra il centro e il fiume sacro alla Patria.
Ma andiamo con ordine. Ieri ho seguito come speaker unico l'Expo Run dalle 9 alle 19 ed è stata una giornata lunga e dedita al raccontare la corsa ma anche le presenze espositive. A tal proposito menzioni d'obbligo per le simpatiche compagnie e le ragazze della Maratonina Riviera dei Dogi, della Belluno Feltre Run, della Scuola di Maratona, Luana della cantina di Ponte di Piave ... e gli altri amici tutti.
Ho potuto intervistar Boudalia e la Wangoi che poi han vinto ( magìa ? )...Gabriella Paruzzi, olimpionica di sci di fondo, esordiente sulla corsa regina...
Ho avuto l'onore di essere scelto per tenere viva una giornata intera e ringrazio l'organizzazione che poi mi ha ancora concesso di "prendermi" Ponte della Priula. Un'emozione, di piu' ancora, un sogno.
Con Moreno abbiamo montato un impianto "strabiliosferico" ed irradiato sin dalle nove la musica, "ribaltando" la gente giu' dal letto.
In poco tempo il vialone era gremito e via...
Le auto storiche, le vespe, il barone rosso nei cieli...Un Roby Scandiuzzo con tanto di Elisa che era lì, alle mie spalle...ed io so che c'era...
Ad un tratto i roller ed in pochi istanti, Alex Zanardi col francese attaccato , ma il bolognese, acclamato dalla folla tirava a manetta, verso l'unica salita ed è scomparso rapido, oltre il ponte per poi involarsi alla vittoria.
Minuti che passano e attesa frenetica...Parte Jump dei Van Halen e passa Boudalia che sferra l'attacco proprio lì, dove è certo che troverà "pubblico motore"...ed è tripudio che spinge Said, tallonato dall'ungherese...Poco dietro passa Caliandro e poi Bernardi e Bamoussa con Simone Gobbo, un atleta trevigiano letteralmente abbracciato dalla Marca festante.
Said è passato, molti volti, tanti "cinque" si susseguono...Alla Osteria Cicchetteria c'è chi osserva interessato (a proposito, grazie per l'energia elettrica ! ).
Vedo passar la mia mamma, è forte la ragazza! Un tempo mi batté su queste strade, le sorrido e lei va...
Scandisco: < Treviso è appena al di là del pensiero >,  < La salita arriva adesso, ma è l'unica... promesso!> ...Mi guardano gli stranieri come se fossi pazzo, mi salutano gli amici come se fossi con loro...Passa Cuneo e passa Marsala, l'Italia è unita in corsa...
D'un tratto , tutto si fa silenzio,
in fondo al viale arriva qualcuno, avanzano accompagnati, sono la striscia arancione, sono gli Amici di Diego...Il pubblico lo sa ciò che faremo , il silenzio inizia  a cadenzare voci ed applausi, la musica sale...è un assolo...è Confortably Numb sui nomi degli Amici ... E' quasi pianto, commozione...La diversità che diventa forza, un pubblico che sa che questa gente lotta in mezzo alla corsa per essere tanto uguale, quanto già lo sarebbe...David Gilmoure, suona per loro...
E' festa...Intanto vincono Boudalia e Wangoi...
In questa immagine è scritta la mia 10^ Trevisomarathon, due in corsa, cinque da spettatore sempre quì e tre da speaker...
Ponte della Priula sei magica, la mia Trevisomarathon è il "23° chilometro"
Noi ce lo ricorderemo!

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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