ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

sabato 28 agosto 2010

Stasera GIRO DELLE MURA, da osservatore curioso...


La lista partenti guarda all'azzurro...
Pertile e Matvytchuk favoriti della vigilia, ma se spunta il feltrino Boudalia...




Alla lista ufficiale manca , a mio avviso, un podista che sulle sue strade ci tiene a correre, il mio amico Said Boudalia, che a quanto ne so dovrebbe essere regolarmente iscritto alla gara.
Suona molto strano che un'atleta come Said non sia citato ne invitato ufficialmente, almeno questo traspare dal sito ufficiale, anche considerando la sua vittoria del 2007, in una edizione ricordata come tra le più spettacolari.
Dal punto di vista tecnico credo che l'infortunio di Matviychuk, lo releghi ad un ruolo di comprimario, ma dall'ucraino ci si può aspettare di tutto e quindi anche la soprpresa; è lui campione uscente.
Ruggero Pertile è il miglior azzurro del momento, ma è da valutare su una distanza molto breve, da correre a ritmi elevatissimi, rispetto alle distanze sulle quali il veneto oramai è più spesso cimentato.
Gabriele De Nard, presto sposo di Federica Dal Ri, sarà al solito uno dei più incitati e con un partèrre come quello di oggi, salvo keniani dell'ultimo momento, potrebbe dire la sua in chiave podio.
Denis Curzi è un capitolo a se, anche lui più incline a distanze maggiori, viene a Feltre probabilmente per entrare nei cinque.
Buone indicazioni potremmo averle da Bona, mentre l'inesauribile Bourifa (con una f!), è un signore della corsa, ottimo atleta over 40 che non molla mai l'acceleratore ed uno di quegli atleti che, mettono da parte la questione cachet e mulinano le gambe a dovere sempre.
Cito volentieri Zsolt Kosar, l'ungherese che commentai vincitore davanti ai rappresentanti del Kenya, alla mezza maratona internazionale Vittoria alata 2010.
Sempre in forma Philemon Kipkering, da una vita in Italia, reciterà un ruolo a mio avviso tra la terza e la 6°/7° posizione.
Idem per Biwott Zakayo. Tra gli altrio italiani, se è in serata, Giovanni Gualdi può dire la sua, anche per il podio.
Caimmi lo vedo piazzato, mentre qualche sorpresa la potrebbe riservare Eric Sebahire , il ruandese vincitore a Comacchio e pluripiazzato...Poi i keniani dell'ultimo momento posson essere mine vaganti...
Se la starting list è questa, la mia considerazione è che "dovrebbe vincere Pertile", ma se Boudalia corre, allora , con il pubblico tutto dalla sua (perchè la gente lo conosce, ha cuore e vista lunga...), il discorso cambia.
Ma è ovvio, queste sono solo considerazioni da speaker e, per alcuni, nemmeno poi così bravo e competente.... per alcuni...

Alex Geronazzo

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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