ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

sabato 18 settembre 2010

Domenica 19. 7^ Ecomaratona dei Cimbri e 2° Antico Troi degli Sciamani







In gara anche gli atleti di “Diabete no limits”

IN 467 AL VIA DI ECOMARATONA (42 km)
E ANTICO TROI DEGLI SCIAMANI (69 km)

Domenica 19 Fregona capitale del trail running, la corsa in natura

Il giorno della festa del trail running a Fregona è arrivato. Domenica 19 si disputano la prima edizione dell'Antico Troi degli Sciamani – Altitudo Cup e la settima Ecomaratona dei Cimbri – Trofeo Permasteelisa. Parteciperanno alle due gare 467 corridori. A loro disposizione lungo il percorso e a partenza e traguardo circa 250 volontari.

L'Antico Troi degli Sciamani parte alle 4 di mattina dalla piazza di Sant'Andrea a Vittorio Veneto. Si corre a coppie per un percorso di 69 km e 4500 metri di dislivello positivo che porterà a Sant'Augusta, Maren, Pizzoc, Vallorch, Campon, Ander de le Mate (luogo magico e ricco di leggende) poi Crosetta, Cadolten, Sonego e infine Fregona.
Tra le 88 coppie in gara spiccano come possibili favoriti Tiziano Gasparini-Fabio Caverzan, vincitori dell'edizione di prova 2009, ma da tenere d'occhio pure Silvio Lievore-Marco Marcante e Giovanni Berardi-Silvio Marcanzin
Tra le coppie miste spiccano la vicentina Maria Raffaella Greco in coppia con Roberto Ortolan; gli argentini, coppia nello sport e nella vita, Pablo Barnes e Virginia Oliveri; e la forte Giuliana Arrigoni assieme a Giuseppe Marazzi.

L'Ecomaratona dei Cimbri parte alle 8.30 da piazza 2 giugno a Fregona, e prevede 42,195 km di corsa e 2500 metri di dislivello positivo per raggiungere forcella Pizzoc, transitare per i villaggi cimbri di I Pich, Vallorch e Le Rotte e poi da Cadolten scendere a Fregona lungo il sentiero “Terra Nera”. Trecentouno gli iscritti, con un grande aumento negli ultimi giorni.
La gara si preannuncia equilibrata, e avrà dei nuovi padroni, che succederanno ai plurivincitori degli anni scorsi Fabio Bernardi e Monica Casiraghi, stavolta assenti.
Tra gli uomini tornano il trentino Cristiano Campestrin, secondo all'edizione 2005, e Andrea Moretton, secondo nel 2007 e nel 2009.
Al via dell'Ecomaratona anche sette atleti della onlus veronese “Diabete no limits”, composta da chi dimostra che il diabete è compatibile con uno stile di vita attivo, e anche con la pratica sportiva. Tra loro anche Stefano Canevese di Motta di Livenza.
Simone Aurighi, Antonio Barel, Marta Neso, Michele Pilla, Marco Bucciol, Sereno Masetto e Simone Cadamuro sono i senatori dell'Ecomaratona: hanno partecipato a tutte le edizioni dal 2004.

Il traguardo per entrambe le gare è al campo sportivo di Fregona. I vincitori sia dell'Ecomaratona che del Troi arriveranno verso l'ora di pranzo. Dalle 15 le premiazioni.

Nell'ambito della fine settimana del trail running di Fregona anche le più brevi gare amatoriali: domenica alle 9 parte dal campo sportivo il mini trail di 6 o 11 km ( iscrizioni al momento), alle 9.15 la passeggiata di nordic walking di 11 km.

Confermato il gemellaggio dell'Ecomaratona con l'altra maratona della Marca, la Treviso Marathon. Chi completa le edizioni di quest'anno di entrambe le gare riceverà il premio “42 km di Marca”, cioè prodotti tipici trevigiani.

L'Ecomaratona dei Cimbri, ideata dai due appassionati di trail running Stefano Michelet e Gianni De Polo di Vittorio Veneto, e l'Antico Troi degli Sciamani, sono a cura del Comitato Organizzatore guidato dalla Pro Loco di Fregona e di cui fanno parte tutte le associazioni di Fregona ed alcuni gruppi di Vittorio Veneto e dell'Alpago.

Fonte: Ufficio stampa: tommaso bisagno, 347 3677957, tommaso.bisagno@tiscali.it

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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