ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

mercoledì 6 luglio 2011

Sul Monfenera successi per Fregona e la Schievenin

3 LUGLIO 2011 , PEDEROBBA (TV)

3^ Corsa del Monfenera e 26^ Passeggiata al fresco.


Lucio Fregona vince per la terza volta consecutiva, la selettiva corsa in montagna.
Serena Schievenin, il volto bello della corsa, trionfa in campo femminile.

Circa 400 persone tra marciatori Fiasp e competitivi della corsa con classifica, hanno preso il via, il 3 luglio, da Pederobba , nel suggestivo contesto della Villa dei Conti di Onigo.
Sentiero in salita per chi iniziava i due percorsi natura, mentre , per chi voleva visitare il paese, 5 km appositamente segnati, lambivano le zone pianeggianti della cittadina ai piedi del monte Tomba.
Dopo un'ora dalla partenza libera dei marciatori, la corsa del Monfenera ha dato il via alle sportive ostilità dei concorrenti, pretendendo da essi uno sforzo notevole sui 5 km di pura salita della prima parte suggestiva di percorso.
La gara maschile ha vissuto sin dall'inizio la fuga solitaria del "solito" indomabile Lucio Fregona, con stabilmente alle spalle sino al traguardo, nell'ordine Giacomo Vettorel ed Ivan Basso.
Diversa la dinamica della corsa in rosa, con Rossella Piovesan caparbiamente all'attacco sin dai primi metri, cercando di guadagnare un buon vantaggio in salita sullle avversarie piu' accreditate. Tra queste una Serena Schievenin in giornata di grazia e in condizioni psicofisiche ideale per studiare tatticamente la gara e la piu' esperta talentuosa avversaria. Dietro il trio Zuccon, Rampazzo, Ferronato, a battagliare per il podio, con una Vania Carnio in vena di grandi perfomance, capace di tenere il ritmo delle migliori.
Corsa al femminile che vive il suo momento decisivo in discesa, dopo circa 9 km di gara, quando la Schievenin tenta e riesce nell'aggancio alla neo-mamma volante , Piovesan , il cui incedere in discesa si dimostra meno efficace del passo imposto dalla platinata querese.
Al traguardo vince lei, "il volto bello della corsa", Serena Schievenin. La cornudese si accontenta del secondo posto, buono come test per i tricolori di Piancavallo. Al terzo posto grande gioia per Elena Zuccon.
Tra i giovani netta imposizione di Angelo Suman e Francesca Moretto tra gli UNDER 18 e di Clara Geronazzo-Gianluca Dal Fabbro per gli UNDER 14.
Grande soddisfazione per il Gruppo Podisti Pederobba 2007, degno organizzatore di una corsa molto selettiva, con ben sei punti di ristoro ed un percorso mozzafiato che "non molla mai giu' ".

CLASSIFICHE:

http://www.runnerspercaso.it/forum/viewtopic.php?f=19&t=7166

3 commenti:

  1. Ciao Alex c'è da qualche parte la classifica completa?Ciao,grazie

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  2. Ciao Alex,posso rispondere all'anonimo.podisti pederobba stà sistemando la classifica dei primi 113 arrivati e la pubblicherà sul suo sito e su facebook.Naturalmente una copia anche per il tuo blog.L'anno prox avranno la classifica completa.Ciao

    RispondiElimina
  3. Grazie per la risposta da anonimo 1 :=)

    RispondiElimina

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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