ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 5 febbraio 2012

11^ Maratonina Vittoria Alata. L'Africa sfida la migliore e la giovane Italia

MARATONINA NAZIONALE della VITTORIA ALATA

12febbraio2012 Vittorio Veneto(TV) ore 9.30



Speaker Ufficiale!

< Lì per voi...Grazie a voi!!!>




INFO:  www.fidalveneto.it/click_download.asp?contentid=3480


Giancarlo Simion il giovane! Boudalia l'esperto! Hoenwarther il teutonico...
All'inizio erano loro, oggi le liste includono molti nomi importanti.
La lista dei top runners si nobilita con la presenza di Simukeka, Hosei Kemeli, Ngeno e Bii. Bamoussa e Zahidi rappresentano il Marocco, mentre il vittoriese Bernardi è sempre lì


L'undicesima edizione della Maratonina della Vittoria Alata si apre nel segno del pronostico incerto.
Sarà probabilmente una lotta a tre, in campo maschile, nella rincorsa al titolo conquistato da Ricatti nel 2011. Il talento trentino Simion , impegnato negli studi e nell'atletica, ormai fulgido esempio di come il talento misto alla capacità di concentrazione tecnica, cercherà in questo inizio di stagione di porre basi solide per forse rincorrere una maratona primaverile importante. Atleta della Silca UltraliteVittorio Veneto, avrà come riferimenti l'esperto Said Boudalia, ormai oltre i 40 anni ma capace di tenere ancora ritmi elevatissimi, tanto da essere da anni ormai, 2010 compreso, nella parte alta delle graduatorie Fidal su mezza maratona e maratona stessa. Il magrebino con passaporto italiano, bellunese di adozione, porterà la storica casacca della Biotekna Marcon , in un test buono per tracciare una stagione che passerà prima per i 30 chilometri della BellunoFeltreRun e poi per la Boston Marathon, dove rincorrerà la vittoria tra i master. Il terzo incomodo, tesserato Usacli della Silca Vittorio Veneto è un nome non nuovo in terra veneta, pur essendo cittadino e nazionale austriaco di maratona, lui che è Markus Hoenwarther e che in Italia uscì qualche anno fa come sorpresa assoluta proprio alla BellunoFeltreRun 2008, secondo dietro a Bourifa e poi terzo l'anno successivo. Torna a Vittorio Veneto dopo la buona prova dello scorso anno. Non correrà per far da comparsa nemmeno il vittoriese Fabio Bernardi, pronto a dar tutto alla ricerca del podio.Nelle ultime ore l'organizzazione comunicava la presenza di Denis Curzi e Daniele Caimmi ma il maltempo, mettendoci del suo ha bloccato i due atleti azzurri. . Il Kenya manderà tre punte di sicuro valore, come Peter Bii, Hosea Kimeli e Daniel Ngeno, mentre dall'Atlante, pur trapiantati da tempo sulle nostre Dolomiti , saranno del lotto il promettente Abdoullah Bamoussa e il poliedrico Mohamed Zahidi. Si è aggiunto nelle ultime ore anche il poliedirco ruandese Jean Baptiste Simukeka. Il campo femminile vede al momento un panorama incerto, dopo la rinuncia per infortunio della "dama alata" Laura Giordano, portacolori di casa, plurivincitrice a Vittorio Veneto. Spazio quindi a nomi nuovi che, in attesa delle ultim'ora iscritte, rispondono al nome dell'austriaca, atleta Silca, Sabine Reiner che cercherà di portarsi dietro la giovane compagna di squadra Gaia Benincà, talento della valbelluna che si affaccia sulle medio lunghe distanze. Un duello che sarà all'insegna del gioco di squadra, contro, sportivamente parlando, la coppia dell'Atletica Brugnera Friulintagli, composta da Marta Santamaria, campionessa mondiale master di corsa in montagna e del diamantato talento di Silvia Serafini, atleta del '89 che negli ultimi due anni ha dimostrato raro eclettismo , ben figurando tanto su strada, quanto nelle corse trail ed in montagna. L'ultim'ora ha portato il grande colpo manageriale che vedrà ai nastri di partenza la ruandese Angelina Nyiransabimana. Altro nome interessante è Giovanna Ricotta che farà la gara puntando il podio. Una schiera di outsider sarà poi guidata da Rosanna Saran e con lei Manuela Moro, Erika Bagatin, Mara Golin, Stefania Satini e dulcis in fundo l'ex azzurra Monia Capelli.
Insomma, mal che vada, la Vittoria Alata sarà il solito grande successo.

Alexander Geronazzo (Speaker Ufficiale manifestazione)

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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