ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 25 aprile 2013

In 4017 alla DueRocche di Cornuda...Io senza corsa...Un uomo che non potrebbe giocare il Jolly!


Io senza corsa...Un uomo che non potrebbe giocare il Jolly!
DueRocche 2013 ... In 4017 alla partenza.

     Oggi il JOLLY è la DUE ROCCHE:..Libidine!


Speakerare la Due Rocche di Cornuda è un pò come essere il presentatore di Sanremo nella musica, è un pò come essere Kiljan in testa all'UTMB, come essere un gabbiano padrone dei cieli della laguna.
Io non so cosa sia passato per la testa degli organizzatori, chiamando "l'irriverente" quì presente.
Oggi una battuta su tutte : Lo sapete perchè la maglietta 2013 è verde pisello ? Perchè la Due Rocche è una corsa cazzuta.

...Lei signorina un pò scollata, se potesse rallentare in vista del traguardo, che mi deconcentra...
...Non andate via di quà , che fuori dalla Due Rocche siete sulla strada...
...I furbetti del furtarello sono degli stronzi...
Ed alle 9.30 è partita la 42^ Due Rocche e stavolta la pistola ha sparato.
Poco prima il minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Boston e di lì a un pò sarebbe arrivato al traguardo Said Boudalia ad accompagnare il figlio Hicham .
Nel Mezzo Francesco Duca e Silvia Serafini vincono la Due Rocche mezza marathon. Lucio Fregona a 49 anni saliva ancora sul podio. Maria Pia Chemello , abdicava ma arrivava col sorriso di chi vince comunque. La 12km andava a Simone Zanon e Manuela Moro...
Gli amici di runningforum.it , "mototata" e "mototeto" con tutti gli altri.
Roby Roberto Scandiuzzo portava al traguardo gli apripista che è sempre un buon modo per correre in libertà...
Da qualche ora sono a casa e tutto questo mi manca già.
Mi onoro d'esser stato THE VOICE alla Due Rocche. Grazie Massimiliano Checuz e Grazie a Gianpaolo Giampaolo Allocco Industrialdesigner . Grazie al tecnico audio sempre puntuale.Grazie alle signore che mi han dato qualche " baset"...
Grazie perchè io senza la corsa sono un uomo che non può giocare il Jolly...Oggi il jolly è la DueRocche...il resto è coreografia.

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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