ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 28 luglio 2013

Laureati! Fabia Gallina ed Eddy Nani vincono la 9^SanDaniele "Università della Corsa in Montagna"

Laureati! 
Fabia Gallina ed Eddy Nani  vincono la 9^SanDaniele 
"Università della Corsa in Montagna"
di Alexander Geronazzo*
Arrivo di Fabia Gallina , cavallerescamente accompagnata da Eddy Nani (Fotografia di Ermes Moret)

Torno al microfono della San Daniele. L'ultima volta si chiamava Campo-SanDaniele-Campo. Oggi il percorso è variato, ma rimane l'essenza dell'ascesa a Forcella San Daniele, attraverso Mison, così come è imprimente il panorama traguardabile sul sentiero che porta al Borgo Fobba, "il troi dei todeschi" che prima di salire, osserva Schievenin e la sua vallata.
La Forcella è il crocevia per il Grappa, che si raggiunge continuando a salire, mentre la San Daniele scende verso il borgo e l'antica chiesa del '700, ormai preda degli arbusti e vittima della sua sorte amara che l'unico muro in piedi descrive come un'agonia intrisa di voglia di star su...
Un percorso già impegnativo, pur magnifico, ormai entrato nel cuore di chi passeggia e corre la montagna, che oggi pativa la calura del previsto Caronte, che oggi si chiama così, mentre un tempo avremmo definito egli stesso impersonalmente come "caldo boia".
Quasi 200 persone al via , moltissime sul "lungo" di 11 km, ed un discreto gruppetto sulla piu' facile abbreviata di 4km. Buonissimo il lavoro svolto dal Gs Alano del Presidente Pisan.
Logistica di partenza ed arrivo che si è spettacolarizzata, tracciando un tratto iniziale e finale, anche dentro lo stadio Valcalcino e sembra che questo abbia giovato all'immagine vista da chi guardava.
Il lato sportivo ha visto un dominio di Fabia Gallina, che in campo femminile ha bissato il successo del 2012. Quest'oggi la querese dell'Atletica san Rocco,ha vinto le resistenze della coriacea e graziosa Natasha Cozza, con un buon terzo posto per Valli Finotto del Brema Running.
A seguire, in zona premio, Martina Centa, Romina Signori, Adelina Cozza, Graziella Fortuna, Maria Assunta Collavo, Moira De Bastiani e Cristina Pincin.
Piu' combattuta la vittoria di Eddy Nani, in campo maschile. Infatti, sulla sua strada si è parato il piu' quotato magrebino Amghit Ayyad, che sin dall'inizio ha cercato di stare su ritmi elevati, nonostante il periodo di Ramadam. In ascesa i due sono rimasti uniti, fino alla forcella ed al borgo di San Daniele, poi Nani ha rotto gli indugi e sulla difficile e tecnica discesa da San Daniele al Ponte de La stua ha portato un attacco deciso, l'unico possibile, dato che il piano che sarebbe seguito favoriva indubbiamente il runner venuto dall'Atlante. A Pont De La Stua, Eddy aveva incamerato 30 secondi, che considerato il vantaggio al traguardo di soli 28 secondi appunto, confermano che sia ed è stato decisivo il cambio di passo in discesa. Eddy Nani non è piu' una sorpresa, è anzi in ulteriore crescita, lui che dal talento cristallino si è prestato al giuoco del calcio per anni, per tornare ora a mulinare le gambe in corsa, dimostrando la stoffa del campione, umile e forte allo stesso tempo. Dietro ai due protagonisti il solito indomito Andrea Zanatta che precede nell'ordine d'arrivo, Stefano Daniel, Loris Basei, Cristian Andreatta, Alessio Chiodero, Gustavo Poloni, Denis Gatto e Marco Livio.
Nella 4 km sono state premiate Lara Costa, Luigina Cesa e Donatella Alberti in ambito femminile e Simone Zancaner, Andrea Simeoni e Luca Meneghin in campo maschile, nell'ordine citato in calce.
Gruppo piu' numeroso il ValdoGroup  davanti a Percorrere il Sile ed Argo NW Team.
Atleta piu' esperto in gara è risultato Mario Lorenzon, classe 1934.
Nota a margine il bel gesto di tre atleti che citerò, quali Vincenzo Vizzari, Paolo Masiero ed Andrea Hilary Gomiero, che prima dell'ascesa alla forcella si sono fermati a dare i primi soccorsi ad un atleta vittima di malore, risultando probabilmente decisivi per il suo recupero fisico, in attesa del medico. L'atleta d'origine asiatica ha poi recuperato perfettamente. Un plauso alla sportività e prontezza.
Con questo io chiudo...E' stata la 9^ edizione...La 10^ promette d'essere un grandissimo evento.
PS: Grazie al presiedente Pisan per aver molto voluta la mia presenza. 

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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