ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 1 dicembre 2013

Trofeo Rotari per 1500, a Sacchet e Bergamo! Hoo...Hoo...Hoo

4^ TROFEO


5^ CORSA DEI BABBO NATALE 
Pedavena. Hoo...Hoo...Hoo: Natale quando arriva...arriva!
In 1500 colorano di rosso il panorama ai piedi delle vette feltrine
Lucio Sacchet e Mirella Bergamo 
portano ancora a casa il Trofeo Rotari
di ArGo
Colpo d'occhio! (Fotografia Proprietà de Il Gatto e La Volpe Agency )

Arrivi mentre sorge il sole, guardi le vette e sorridi a quel rosa arancio che ti accoglie. Nessun modo di iniziar la giornata può esser miglior viatico ispiratore, per chi dovrà presentare una corsa che è tanto agonismo, quanto più ancora festa grande.
Festa per famiglie (Fotografia di Placido Mondin)
Io parto da una considerazione poco tecnica, ma credo che il contesto lo richieda.
Tante famiglie in una preponderanza di iscritti alla 4 km. Poi una serie di top runners , venuti per sfidarsi a colpi di tre al chilometro, sul percorso che dopo il via dall'antistanza della Birreria di Pedavena, percorreva le frazioni di san'Osvaldo, Teven, Travagola, Festisei, Palazzina, Via Trento, Murle, la Sega Bassa, per quanto riguarda la 10 km e di parte di esso, per la breve.
Partenza incorniciata da un pubblico eccezionale
(Fotografia di Federico Polesana)
Dal punto di vista della coreografia, non potevano mancare costumi da Babbo Natale in piu' salse, ma poi persino le slitte ed i cocchi con cavalli. Ben cinque televisioni a riprendere l'evento.
La settimana prossima il sevizio ufficiale sarà trasmesso da TOPRUNNERSTV.COM, che in gara ha avuto anche un collaboratore con minicamera, in corsa.
Il vialone della birreria letteralmente pitturato di rosso e la fabbrica di birra ad accogliere gli arrivi.
Una partenza che abbiamo voluto anticipare con un classico romantico del repertorio dicembrino, irradiando "Last Christmas" degli Wham, a far immaginare una casetta in legno, magari tra le nevi delle vette. Pronti al via, lì davanti erano in tanti ed emozionante è stata la partenza di quella lunga fila.
Prima del via, la Pedavena argentata, nel rosso dicembrino
(foto di Nicola Castellaz)
Poi spazio agli arrivi al passo e per i migliori, gara combattuta. 
Sui quattro chilometri under 14, vittorie per Mikail Sirbu e Karin De Marco.
Nella gara lunga, un Lucio Sacchet in continuo crescendo stagionale , corona una prestazione formato regalo, riprendendosi la vittoria già conquistata nel 2012. Dietro di lui, Davide Dalla Palma e Mirko Signorotto. Tra le donne cala il tris Mirella Bergamo, in un podio che vede seguire alla trentina, la trichianese Manuela Moro e Patrizia Zanette.
Gran giornata, grandi sorrisi, grande evento. Ringraziando la Pro Loco di Pedavena, l'amministrazione comunale pedavenese, la Fabbrica di Birra Castello, Birreria Pedavena, la Rotari e i volontari tutti...
Pensiero del giorno

" Che tu sia leone o che tu sia gazzella, alzati e corri...vedi di fare il bravo o la brava, che c'è crisi e a te, Babbo Natale, nel caso porterà....CARBONEEEEEEEEEEEEE! "

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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