ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 18 maggio 2014

Luca Cagnati e Silvia Rampazzo da sovrani alla Valdobbiadene-Pianezze

19^ Valdobbiadene-Pianezze

Memorial Ferdinando Vanzin ai Vigili del Fuoco di Belluno

Cagnati batte tutti !!! 
Rampazzo meravigliosa! 

Si segnala Pietro Leonardi, ragazzo del '32 , esempio per tutti!

Nulla hanno potuto fare gli avversari. Luca Cagnati ha staccato un crono mostruoso nella 19^ edizione della Valdobbiadene-Pianezze, al quale soltanto Daniele De Colò ha potuto tentare di avvicinarsi.
Il talento azzurro della corsa in montagna, vice campione del mondo a squadre in Polonia, nel 2013, ha concluso in 33 minuti e 30 secondi.

Pur distante dal record di Lucio Fregona che nel 1996 salì in 32 primi e 4 secondi, è da sottolineare come Cagnati entri comunque nei migliori tempi all-time, portandosi a casa un successo che nobilita ulteriormente la Valdobbiadene Pianezze.
LUCA CAGNATI

Detto del solito ed indomabile Daniele De Colò (33'59''), va sottolineata la prova di valore di Francesco Duca, in uno stato di forma incredibile, terzo al traguardo in 35 minuti netti. Seguono in classifica lo zoldano Elia Costa, che a tutti da appuntamento la prima domenica di settembre alla TransPelmo , con a seguire Olivo Da Pra' al quinto posto. Sesto un ottimo Samuele Toscan, capace di precedere, nell'ordine, i vicentini Poletto e Dalle Molle, il feltrino Federico Pat e Fabrizio Paro. In cronaca registriamo al traguardo Pietro Leonardi , classe 1932 , da citare al pari dei protagonisti, perchè l'anagrafe non è una teoria, è pratica e, carte alla mano, Leonardi risulta ai miei occhi, un "grande" in senso assoluto.
SILVIA RAMPAZZO
Nella gara femminile cosa vuoi dire di una Silvia Rampazzo come quella del periodo attuale ? Semplicemente M.E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A ! Il suo tempo di 42 minuti e 5 secondi è già di per se un sigillo di qualità. Ci mettiamo il fatto di essere partita con un pettorale bassissimo che le ha tolto ogni riferimento sulle piu' forti. Silvia è ora la donna del momento. In questa gara è stata capace di vincere le resistenze di Stefania Satini, sempre "monster" che ha corso sotto i quarantatre minuti e la cui positività contagiosa , si vede dal sorriso che appare prima e dopo l'arrivo, lasciando spazio alla concentrazione seria e professionale dentro la gara. Manuela Moro si conferma "piazzata", con un terzo posto sui suoi tempi. Idem per Patrizia Zanette, oggi quarta ma sempre in grande spolvero. Discorso a parte per una Morena Dal Pos che sta riprendendosi spazi importanti nelle classifiche, oggi quinta.
Seguono in classifica, tra le dieci, Francesca Nardi, Antonella Feltrin, Cistiana Follador, Valentina Descovich e Lorenza Trenti.
Sempre importante il Memorial Ferdinando Vanzin, quest'anno consegnato dal figlio e dalla nipote Lucrezia , conquistato dai Vigili del Fuoco Belluno, grazie all'azione del trio composto da De Colò, Da Pra e Pieruzzo.
L'organizzazione ha destinato una quota superiore ai 500 Euro all'associazione AIMOB, attiva nel contribuire a sostenere le spese scolastiche per ragazzi, figli di famiglie meno abbienti.

CLASSIFICHE SU :


Io, dal canto mio, ho guadagnato Pianezze ieri, per respirare quell'aria che odora sempre dei passi delle mie origini...Oggi sono salito su, cercando di gustarmi una festa che la gente rende sempre indimenticabile. Onorato!




" Così, l'uomo che ha conquistato la montagna, con fatica e sudore, ora tornerà alla sua casa e lì, pregno di emozioni che non può dimenticare , riposerà i suoi muscoli e godrà insieme al ricordo d'una corsa che è oltre la corsa..."

Alexander Geronazzo

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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