ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

mercoledì 2 giugno 2010

3^ N'dar e Tornar dal Doc. Senik e Fregona vittorie superlative.

PARTENZA
SOLITE FACCE...da speaker

Lucio Fregona (Atletica Vittorio Veneto) VINCITORE


Jennifer Senik , nazionale di sky running (ALDO MORO PALUZZA) VINCITRICE
3^ corsa in montagna Ndar e Tornar dal Doc
Lucio Fregona e Jennifer Senik dominano sul monte Zogo!
Record di presenze nella località turistica segusinese, che ha visto 626 atleti prendere parte ai 3 diversi tracciati segnati dall'organizzazione.
Sin dalla sua prima edizione del 2008 questa gara ha un successo di pubblico e di partecipazione, che va ogni anno crescendo.
Questa edizione ha visto anche un livello tecnico di rilievo assoluto, con un ritorno alla vittoria, quello di Fregona, già campione del mondo ad Edimburgo '95. In gara l'atleta di Monfumo ha dovuto difendersi da un pimpante Franco Torresani, il parroco che corre, vicecampione europeo master di skyrunning. La lotta tra i due si è aperta sin dalle prime battute, sulla salita, dolce ma non facile verso i 1330 metri del monte Zogo , o Doc come chiamato dalla gente locale. Intervistato, Torresani ha dichiarato di avere piu' volte tentato l'allungo sulla parte in ascesa,
senza però riuscire a creare un divario sufficiente per poter attaccare la parte alta e la salita con buone prospettive di vittoria. E' nota a livello mondiale la grande capacità che Fregona ha nei tratti di discesa, dove rimane ancora oggi a 45 anni, uno dei mogliori del pianeta corsa.
Dietro ai due è apparsa subito chiara la lotta per il terzo posto, tra il vicentino Roberto Poletto e l'ultratrailer di razza, di San Pietro di Barbozza, Ivan Geronazzo. Piu' staccato lo zoldano
Ruggero Berolo che a sua volta ha dovuto tenere a bada un ottimo Mauro Simeoni in stato di grazia.
Diverso il discorso in campo femminile, dove la pur bravissima Patrizia Zanette, reduce dalla vittoriosa cronoscalata di Pianezze, poco ha potuto contro la terribile friulana Jennifer Senik, portacolori dell'Aldo Moro Paluzza, che ritorna a una vittoria di prestigio, in Veneto, dopo la PrealpiMarathon 2008. Infatti la condotta di gara della graziosa ragazza dell'81, ha lasciato solo le briciole alle avversarie. Dietro di lei, come detto, Patrizia Zanette dell'Atletica Dolomiti, con il gradino piu' basso del podio conquistato da una sempre sorridente e positiva Sonia Meneghello. Piu' staccate ma ottime protagoniste, la veneziana Mirella Pergola e al quinto posto l'ex azzurra Monia Capelli.
Alcune note interessanti, a margine dell'evento prettamente statistico ed agonistico, la partecipazione di atleti provenienti dalla Lombardia ed addirittura
direttamente dalla Podistica Solidarietà di Roma. Per chiudere è irrinunciabile il ribadire che a Segusino, l'organizzazione è parsa ancora una volta all'altezza, con ulteriori miglioramenti ed innovazioni sul piano logistico, che hanno consentito un pre e post
gara degno di una marathon.
L'arrivederci al 2011 si riassume cosi':
Miles d'estate è una perla che brilla di luce propria e la corsa la va ad impreziosire ancora di piu'.


Alex Geronazzo (speaker della manifestazione)


CLASSIFICHE COMPLETE (Maschile e Femminile)




http://www.runnerspercaso.it/forum/viewtopic.php?f=19&t=4391

1 commento:

  1. Continuate a seguire il blog...Presto le classifiche complete.
    Un saluto a tutti, dallo speaker.
    Xiao

    RispondiElimina

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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