ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 20 giugno 2010

Meeting "Memorial Romeo Dilli". A Feltre con il mio tecnico Moreno, grande lavoro d'assieme, in un service audio oltre ogni limite!

1° Memorial Romeo Dilli. A Feltre Giove Pluvio esce sconfitto...
Unico Meeting in Veneto a non essere fermato dalla pioggia ininterrotta


A Feltre,lo stadio Zugni Tauro ospita un meeting di buon livello, sfidando un maltempo che rende la giornata terribilmente insidiosa e dannatamente da tregenda.
Ore 9 io e moreno arriviamo allo stadio, dovremo coprire anche l'amplificazione audio dell'evento; già cadono le prime gocce.
Il Monte Tomatico, di fronte, si fa sempre piu' buio. La goccioline non fermano il nostro lavoro, che va avanti sino alle 12. Certo, non possiamo montare le casse speaker alla distanza prevista, datoc
che dovremo coprirle tutte. quindi , approntati due gazebo a 30 metri l'uno dall'altro, sistemiamo circa 1000watt totali al centro del campo verde. Ovviamente il lavoro per isolare i cavi a tera, richiede perizia ed attenzione. Pochi, forse nessuno avrebbe rischiato il service in condizioni, presto bagnatissime, quasi subaquee. Ma chi siamo noi? Forse gente qualunque? No! Siamo quì perchè alle 16 inizia il meeting e per Dio, alle 14 avremo tutto in sicurezza o almeno tentiamo.
Moreno alle 13 disse musica e parte "Self Control"...Noi andiamo aprenzo.
Per le 14 gli addetti ai lavori saranno lì. Io occupo la cabina stampa dello stadio, la postazione in alto ispira davvero. Sob, il microfono non va. Ergo, se gli organizzatori non avessero chiesto il service audio a noi, non avrei commentato.
A terra abbiamo oltre 150 metri di cablaggi audio e uguale metratura in cavi di potenza. Due radio mirofoni, due microfoni a cavo, uno a 50 metri dalla console, per le premiazioni, uno a 40 metri sulla linea di arrivo. Siamo coperti anche se non funzionasero i collegamenti radio. Stabiliamo la musica che partirà ad ogni premiazione, scelgo Jump dei Van Halen.
Ore 14.30, sconsolati alcuni organizzatori guardano la pista inondata ed il fiume d'acqua che scende dal cielo, paventanto la dismissione di tutta la predisposizione. tra un pò , tutti a casa. Siamo seduti sotto la copertura dell'imponente tribuna centrale. Tutto tace, mentre arriva ualche società. Alcune hanno optato per Feltre, sapendo che gli altri meeting veneti avevano già annullato e quindi arrivando quì, sperano. Il tutto è oramai tristemente quasi segnato, si rinvia...
Io e Moreno ci parliamo un'attimo, a costo quasi zero, abbiamo amplificato alla perfezione un area ampia e la potenza dissipabile non possiamo almeno non godercela qualche minuto.
Gli dico, vai al mixer, io prendo il "cono" e torno tra la gente sotto la tribuna. Uno , due , tre ...Giove Pluvio sono cazzi tuoi...(scusate il francesismo). Noi proviamo l'audio meteo terapia...La musica va, dal rock al revival disco music ed io che giro microfonato tra i ragazzi...E' un momento bellissimo. Vedo l'organizzazione prendere coraggio, quasi moralmente acompagnata da questo improvvisato show. Niente meriti, ma un contributo alla positività.
Alle 16 il via andrà regolarmente come da programma, con i gli 80 otacoli cadetti. 34 gare previste, 34 saranno alla fine portate a termine. Circa 250 atleti in totale, dal Veneto, Trentino e Friuli. Io ammetto che come primo commento tecnico nell'atletica in pista, ho avuto i limiti della "verginità" nel settore, ma i tecnici federali Schievenin e Stach, mi supportano alla grande e mi aiutano, loro che hanno avuto a che fare con commentatori espertissimi, sanno come indirizzarmi, ove io non riesca ad arrivare, limitato dall'inesperenza. Con 3 0 4 concorsi contemporaneamente in scena, tra anticipi vari, chiamate in sequenza, arriviamo alla fine. Sfioro piu' volte l'incidente< diplomatico con zelanti giudici che pretendono un rigore assoluto nella metodicà. E che cappio, io sono Alex Geronazzo speaker passion, mica uno che sta alle regole, lo show ci deve essere...Questo è il mio metodo; stranamente mi mantengo molto morbido e mi adeguo anche a qualche sgridata oltre le righe, questa volta passa...la prossima spengo un attimo il microfono...
A livello tecnico da<> , si Emilio, sono io, regalati sempre il sorriso della soddisfazione genuina che hai adesso.
Non entro nel merito di altri risultati tecnici, voglio restare fedele al mio essere speaker, semmai l'atletica la commento ancora, ma dobbiamo conoscerci meglio...Per me rimane una bellissima esperienza, che mi fa pensare a quante cose si hanno sempre da imparare. Mi dicono che a volte appaio sfrontato, ma mi accorgo che senza umiltà rinuncerei alla sfida ed al commento di eventi tecnicamente sopra le me possibilità, in cui rischio di rimettere in gioco una figura personale , che ha raggiunto un livello discreto , ma con canoni di commento personali...molto personali.
Grazie a chi mi dà fiducia, grazie all'tletica, madre d'ogni sport, che oggi ha davvero bagnato il mio esordio nei meeting. Grazie però, principalmente al mio tecnico audio Moreno, oggi 9/10 mi avrebbero mandato a quel paese, noi assime avevamo migliaia di Euro a rischio, con centinaia di metri di cablaggi sotto l'acqua torrenziale. Non è successo nulla, non abbiamo corso rischi, senza la competenza e la bravura negli isolamenti , era quasi una "mission impossible" un service audio del genere. E' proprio vero, i collaboratori, non sono una piccola parte di te...Io sono un buono speaker solo se , ed è così, la parte tecnica è curata nei dettagli, così come lo è, solo se, io come altri colleghi ci rendiamo conto che siamo il nulla o poco piu' senza il nostro "Moreno" di turno.

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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