ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 15 giugno 2014

Michela Zanatta e Marco Spada conquistano "il San Vittore"

43° TROFEO SAN VITTORE-Tonadico-TN
Michela Zanatta e Marco Spada , i vincitori!
Piegate le resistenze della Nyiransabimana e di Boudalia

Michela Zanatta e Angeline Nyirasanbimana
( Foto di Paolo la Placa -Areaphoto.it-)
Riappaiono come mai fossero stati fermi. Per motivi diversi Michela Zanatta e Marco Spada avevano dovuto dare un freno alla loro attività, ma il 2014 li rivede in corsa e se ciò non bastasse, a recitare un ruolo di assoluto protagonismo...di piu' , un posto da trionfatori. E' così che in una giornata uggiosa, di metà giugno, i due atleti, l'una trevigiana, l'altro feltrino , arrivano a Tonadico per cercare di insidiare i migliori e pur in maniera differente, siglano due vittorie fantastiche, in una delle corse su strada dalla tradizione piu' longeva e qualitativa. Il 43° Trofeo San Vittore, dopo il bis keniano , del 2013, ritorna in mano azzurra.
La gara femminile assoluta, sulla distanza dei 5 km vive sin da subito la sua storia, sul duello tra la Zanatta, portacolori della Biotekna Marcon, già sette volte in carriera , in maglia azzurra e la ruandese possente de la Quercia Rovereto,, Angeline Nyiransabimana che parte forte, cogliendo il traguardo volante a Siror.
Due giri da 2,5km ciascuno che vedono la Zanatta appaiare in apparente tranquillità l'atleta di colore, per tutto il primo giro, sferrando l'attacco decisivo attorno ai 3 chilometri, con un cambio di passo agile e deciso, inquadrato dai visori televisivi posti sul percorso di gara. Nulla da fare per la pur volenterosa africana che chiude al secondo posto, davanti ad una rientrante Elektra Bonvecchio che conquista il podio.
In campo maschile , sui 10 chilometri di corsa e 4 giri da compiere, inizialmente scattano all'attacco in tre , con il magrebino Issam Madouh del SA Valchiese, giovane atleta della categoria Promesse, a tentare di tirare l'andatura, andando a conquistarsi il traguardo volante a Siror, transitando in testa al terzetto al comando, che vedeva inseriti Said Boudalia (Biotekna Marcon) e Marco Spada (ANA Feltre).
Michela Zanatta
( Foto di Paolo la Placa -Areaphoto.it-)
Alla metà del secondo giro, Madouh inizia a calare in maniera sensibile ed è costretto a lasciar spazio ai due forti avversari, mentre da dietro , non tarda a rinvenire anche il "meridionale nordico" Francesco Duca.
Al terzo giro accade qualcosa, Spada tenta un affondo che lascia Said Boudalia a una decina di metri, con il feltrino che corre sul piede dei 3 minuti e 10 secondi al chilometro. Percorso nervoso e giornata di grazia , sono alleati di Spada che nell'ultimo giro corre con un continuo guardarsi alle spalle , da un Boudalia che generoso e forte della sua innata classe non demorde. Ma oggi nulla è riscrivibile, poichè la firma sull'albo d'oro è quella del ragazzo d'oro di Feltre, quello che da Junior fu chiamato a correre il Golden Gala, quello che oggi è ritornato! Terzo gradino del podio a francesco Duca, abile a cogliere l'affaticamento del giovanissimo Madouh e a prendersi l'ennesima soddisfazione della sua ricca stagione in corso.
Le altre gare hanno dato note interessanti, con alcuni nomi da segnalare. Il Trofeo San Vittore, oltre che gara del Grand Prix Strade d'Italia per Assoluti e Master era anche 5^ prova del Grand Prix Giovani.
Notizie interessanti arrivano dalla terra vicentina con Mirko Cocco (Atl.Vicentina) che coglie la vittoria tra gli Allievi ed un grandissimo Edoardo Moresco (Marostica Vimar), forse il giovane che oggi piu' si è distinto per l'imperiosità della vittoria tra i Cadetti, in una "batteria" carica di ottimi atleti,
Buoni risultati anche in campo femminile , con Miriam Sartor (Montello Runners) in ottima evidenza tra le ragazze. Molte le società presenti, tra le quali anche società extra triveneto. In particolar modo da segnalare la presenza della compagine modenese Polisportiva Unione 90, gemellata con l'US Primiero, organizzatrice del Trofeo san Vittore.

CLASSIFICHE
http://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=0&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&serviziol=&pageType=1&id=6366&servizio=000&locale=1040

FOTO
www.areaphoto.it

Cos'altro segnalare? la mia felicità per l'opportunità di tornare a presentare una gara del Grand Prix Strade d'Italia, circuito d'eccellenza della corsa su strada nazionale ed internazionale.
Un grazie a tutti. 
(ArGo)





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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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