ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 28 giugno 2015

John Kosgei ed Aleksandra Fortin vincono la 4^ Aviano Piancavallo

John Kosgei ed Aleksandra Fortin 
vincono la 4^ Aviano Piancavallo

Kenya-Slovenia, binomio straniero 
che conferma l'andamento dell'ultima edizione 

di Alexander Geronazzo

PARTENZA dalla casa Via di Natale
Una vittoria, quella di Kosgei , classe 1994 , promettente cheniano della schiera giovane , mai in discussione. Il crono del vincitore è di 1.23.30 e va a precedere un ottimo Andrea Moretton che vince il titolo Fidal Regionale del FriuliVeneziaGiulia, di corsa in montagna su lunga distanza.
Al terzo posto è giunto Gianni Bortolussi , runcard di giornata,


John Kosgei

che sul podio ha lasciato il terzo gradino ufficiale al già Campione Mondiale di corsa in montagna Dino Tadello ( Keswich-GBR-1988).

In campo femminile l'ha spuntata Aleksandra Fortin , la biondissima slovena che col tempo di 1.44.45 ha preceduto l'avvenente e grintosa portacolori dell'Azzano Runners, Barbara Minetto .
Sara Tomè acciuffa il suo primo podio in una gara internazionale ed è per lei la conferma di essere tornata su buonissimi livelli.
Oltre 400 partenti, tra competitiva, Fortaiada alla 25^ edizione e staffette.
Aleksandra Fortin




Una partenza dalla Casa Via di Natale , preceduta dal discorso della Presidente Carmen Gallini, a tratti commovente , tra le righe del suo esprimersi.
L'Aviano Piancavallo con il motto " una goccia di sudore accende la speranza " ha dato un contributo anche quest'anno al progetto che inziò negli anni 70.

Un luogo senz'altro intenso, particolare dove ammetto di aver riflettuto molto sul da farsi. Siamo stati educati, quasi sibilanti, per non disturbare gli ospiti dell'hospice friulano.
Io ci tengo a ringraziare chi ha voluto me e Moreno ancora una volta alla voce della corsa e spero, mi auguro, di esser stati adeguati.


Dalla 4^ Aviano-Piancavallo è tutto.
La voce torni al vento. 
Alla prossima. 



( Alex e Moreno )


Un servizio televisivo, a cura di Tele Pordenone, andrà in onda sabato 4 luglio alle 13.30 e sarà poi ritrasmesso con varie repliche nel palinsesto della TV friulana. Sarà visibile anche in streaming. 

Un ringraziamento a Sabrina Mazzega autrice delle fotografie allegate e gentilmente messe a disposizione per l'articolo.

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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