ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 23 gennaio 2011

7^CIASPALONGA a Jean De Bortoli e Patrizia Zanette


Sono Jean De Bortoli e Patrizia Zanette i vincitori della 7^ Ciaspalonga del Monte Avena
!
421 partenti in uno scenario da perdere il fiato. Le Vette Feltrine imbiancate sotto un cielo blu senza precedenti, hanno fatto da corollario ad una gara che ha visto protagonisti anche Manuel Sommacal ed Ermes Rusalem tra i maschi e Concetta Savaris con la "quartierina"di Santo Stefano, Alice Perenzin, in campo femminile...

Eh sì, confermata una giornata splendida sul Monte Avena, comune di Pedavena (BL), poco oltre la splendida Croce d'Aune. Sette edizioni da ricordare e quattro volte Trofeo Birra Pedavena, sono il biglietto da visita di una manifestazione che non disattende mai la sua fama.
Organizzazione impeccabile, percorso ottimale, pur ridotto in lunghezza a 6.700m , un numero di persone poco sotto la media tradizionale, ma comprensibile dato il periodo di misero innevamento che a piu' di qualcuno ha dato l'idea che nulla sarebbe stato fatto. Invece no! Mai perdere la fiducia nella Ciaspalonga. La Pro Loco Pedavena si è affidata al bravo ed esperto maestro e tecnico di corsa Carlo Masiero, che non solo ha approntato un tracciato spettacolare e panoramico, ma ha anche paventato , a microfoni accesi, la possibilità che nel 2012 la gara entri nelle papabili di Coppa Italia di specialità.
Un numero di semplici camminatori veramente ampio ha fatto da cornice alla corsa degli agonisti.
Dopo una carriera da piazzato, ricca di soddisfazioni e di valori umani degni di grande rispetto, è arrivata la sua firma in una manifestazione importante ed è quindi inserito nell'albo d'oro della Ciaspalonga, Jean De Bortoli , che ha regolato la concorrenza, nell'ordine, di Manuel Sommacal, Ermes Rusalem, Luciano Vviani e Matteo Trevisan.
Tra le donne il pronostico è stato rispettato ed alla fine la specialista della corsa in montagna, Patrizia Zanette ha messo il suo siglillo su una gara che la ha vista prevalere su Concetta Savaris e sulla feltrina Alice Perenzin a completare il podio, con Emanuela Zaetta e Ebe Malferrari appena fuori dalla "zona medaglia".
In campo giovanile , tra i maschi è stato Diego Coldebella a vincere davanti ad Alberto Marchetto e Sgarbossa dell'Atletica Galliera Veneta. Tra le ragazze affermazione netta di Linda Sgarbossa che ha preceduto la brava Tania Gris.
Arrivederci al 2012 quindi, dallo speaker

Alex Geronazzo

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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