ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 19 gennaio 2014

10^ Ciaspalonga del Monte Avena. Molinari e Gattel vincenti!

10^ Ciaspalonga del Monte Avena

Antonio Molinari concede il bis davanti a Fregona e Dalla Vecchia.
Tra le donne Marina Gattel regola tutte le altre.

In 202 sul Monte Avena, sotto una pioggia insistente che non ha fermato i mitici! 
Trofeo "Birra Dolomiti al Nordic Walking Mestre"

Foto di Luca Schenal : www.elle-esse.net 

Giornata dal meteo infausto a Casera dei Boschi e sul Campon ma la ProLoco Pedavena decide di far disputare una manifestazione dai toni uggiosi ma indimenticabili.
Molta gente con comitive provenienti da zone marittime , in massa ed atleti di ottimo valore hanno dato vita ad una decima "volta" incredibile della Ciaspalonga.
Partiti a quota 1200 gli atleti ed i camminatori hanno percorso cinque chilometri su un tracciato che si portava fino a quota 1400.
Gruppo piu' numeroso costituito dal Nordic Walking Mestre che ha così conquistato il trofeo Birra Dolomiti, ma appena sotto con il numero di partecipanti il gruppo Rimini, chiassoso e gioviale come pochi.
Gara Under 14 ad Ester Molinari, anche terza assoluta femminile all'età di tredici anni. Una ragazza con qualità indiscutibili.
Lino Faccin si aggiudica (classe 1937) , il premio per il piu' esperto anagraficamente.
La gara vera e propria ha vissuto sul duello Molinari-Fregona, vinto dal primo che è giunto al traguardo con un centinaio di metri di vantaggio. Molinari, trentino portacolori del Team Amorini TSL oggi ha conquistato la 301^ vittoria in una carriera giunta alla trentatreesima stagione, con quasi 900 gare all'attivo. Ottimo secondo l'ex campione del mondo di corsa in montagna, Lucio Fregona, mentre il vicentino Rudy Dalla Vcchia (Runners Team Zanè) ha conquistato il bronzo. A premi, quarto e quinto, Samuele Toscan e Diego Pieruzzo.
Tra le donne una Marina Gattel in gran forma batteva con buon margine, nell'ordine Emanuela Zaetta, Ester Molinari, Ivana Dall'Armi e Lumi Dule (ALB). 
Soddisfazione espressa dalla Pro Loco di Pedavena, con le parole del presidente Elvio Cecchet, per la caparbietà nel voler fortemente disputare la manifestazione. Un plauso ai numerosi volontari, con citazione doverosa al tracciatore Carlo Masiero ed al gruppo feltrino capitanato da Paolo Centa.
Un grazie dato all'amministrazione comunale di Pedavena, rappresentata da Nicola Castellaz , il vicesindaco ed un encomio alla Birreria Pedavena, Birra Castello, in loco col direttore Gianni Pasa, presente.

FOTOGRAFIE EVENTO su www.elle-esse.net 

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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