ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 1 ottobre 2009

2°TrailAutogestito, "Conca degli Eroi", sulle tracce di Attila, Rommel e Venanzio Pini



...Ebbene sì...Sabato 31 ottobre verso le 13.30-14.00 partirà da Campo di Alano di Piave, la seconda edizione del
Trail Autogestito*, "Conca degli Eroi",
con varianti ed aggiunte, rispetto alla ampiamente partecipata edizione di gennaio 2009.Sarà possibile effettuare il percorso breve da 10 km per la Campo-SanDaniele-Campo, per i più sfaticati come me, che farà da apripista. Sarà tracciato poi il percorso del TA lungo, come lo scorso anno, con delle varianti e l'aggiunta d'un pò di dislivello totale e quindi qualche chilometro, sempre con la facile possibilità di tagliare se si è stanchi e tornare a Campo in tempi brevi...Chi c'era a gennaio se n'è reso conto.Perchè Attila e Rommel? Perchè le varianti che ci porteranno a Schievenin e nelle valli di Alano, sotto o fin sul Tomba, in parte sono state "calpestate" , libri di storia alla mano, dal Re degli Unni, Attila "flagello di Dio", in periodo romano-barbarico e durante la guerra, dal celebre Rommel "la volpe del deserto"...Non escludendo un terzo tempo** pizza agevolata...da Ezio...? Proprio lì!E poi...Venanzio Pini...Chi è? Avete letto "Il corridor di mezza via"?...forse è il secondo motivo dato che , alle 20.45, in valle di Schievenin, alla luce ed al tepore del fuoco che arde, in notturna, chi si ferma, potrà gustare castagne,mosto, brulè, salsicce, dolci e...Franziskus Vendrame, I Radar ,ne:

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"Corridor di mezza via"

Monologo sentimentale d'un podista tra le montagne"
Schievenin di Quero (BL)
ore 20.45
Interpretazione e regia di Franziskus Vendrame
musicalità de I Radar
Organizzazione a cura di Associazione PRO-SCHIEVENIN
...liberamente tratto dall'omonimo romanzo di A.Geronazzo...

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A fine spettacolo caldarroste, vin brulè, salsicce, mosto, dolci...

e poi la mostra d'arte fotografica allestita in loco:
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SCATTI & SCRITTI
dell'italo-anglo-norvegese Maria Elisabetta Bellini,
su foto di Simona Oddi e testi di Ar.Go.
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Chi viene?

*i Trail Autogestiti sono allenamenti in compagnia.nati quasi per caso sul forum di ultratrail.it costituiscono oggi un movimento che ha addirittura attirato l'interesse della rivista Correre! Nessuna iscrizione da pagare, ognuno è responsabile per se stesso e ad oggi i Trail autogestiti, specie in periodo autunno-inverno, popolano le domeniche in molte zone d'Italia. Sito internet di riferimento è http://www.spiritotrail.it/ , dove, nel forum , vi è uno spazio totalmente dedicato. Vedere per credere.
**Terzo tempo: Raduno finale a termine allenamento collettivo, in cui ognuno porta qualcosa da mangiare, bere, suonare, cantare...per parlare e divertirsi in compagnia. Una festa assicurata.

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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