ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

lunedì 23 novembre 2009

Cross a Quero. Il mito Fregona è tornato a casa...La Finale bellunese delle campestri CSI ha visto 400 atleti al via.


Ieri mattina, ore 7.00, direzione Quero, provincia di Belluno, a due passi da casa.
Ultimo atto del campionato provinciale CSI di cross bellunese.
Le prime categorie partiranno a
lle 10, ma io e il fido tecnico audio, Moreno, alla mezza bbiamo già montao impianto esterno. Gli 800 watt iniziano a sparare una musica dance anni 70/80, a 1/5 del volume, così da risvegliar dolcemente le famigliuole del circondario. Lasciamo andare la disco music e allestiamo anche l'impianto audio interno alla palestra di via Spaloa. Il GS Astra, mi ha ingaggiato, con tanto di service audio, poichè essendo la gara che assegna i titoli, tutto deve essere perfetto. Ed in effetti a fine gara, la società querese sarà ricoperta del giusto apprezzamento per tutto l'ensemble. Il cielo è coperto e nubi grigio fumo coprono i monti circostanti. Il Cesen, il Tomba, la Monfenera ed il Tomatico sono nascosti, guardinghi...con quel fare minaccioso che può presagir nevischio. La temperatura oscilla tra i 4 ed i 6 gradi Celsius ed il tagliente vento, del qual Quero è patria indiscussa, ci costringe a bardarci d'ogni qual suppellettile in lana che possa ripararci...I percorsi sono due, il breve da 750 metri ed il lungo, d'un chilometro e tre...Il percorso più impegnativo si perde oltre lo sguardo dello speaker e le batterie che lo attraversano, mi impegnano nel favellar nozioni a copertura di quei tre o quattro minuti in cui gli atleti si perdono nel mio immaginario visivo. io il giro lo conosco bene. Questo cross lo ho corso un paio di volte ed è veramente impegnativo. L'anfiteatro naturale della campagna della via Spaloa, consente di vedere tutto il giro piccolo e quindi di commentar gli sviluppi, in presa diretta, delle gare dei più piccoli ed i primi giri degli adulti, che si impegneranno quasi tutti almeno ad un giro piccolo prima di entrare nel vivo della gara. Questo anche per lo spettacolo a favor di pubblico.
Ore 10 partono i cuccioli, prima i maschi e poi le femmine...caspita che mignon!!!Nati nel 2001 e 2002, ma partono mini runners fino al 2004...Gulp!. E' il cesiolino Biagio Vaccari a portar a casa la gara e poi anche il titolo provinciale, mentre Matilde Oliveri (P.L.Trichiana-La Piave2000) fa sua la gara in rosa e pure lei il titolo. Tocca gli esordienti ed è fotofinish per Marco Bonan (ANA Feltre) e Simone De Marco (Atl.Agordina) che vince il campionato.
Giulia Lancedelli(S.S. Cortina)batte la compagna Sara Gaspari lasciandole il titolo. Tra i Ragazzi fa poker di vittorie Stefano Bernardi (G.S.Castionese), mentre è Francesca Comiotto (P.L.Trichiana-La Piave 2000) a portare a casa tutta la posta stagionale. Tra i Cadetti, Marco Isotton, quattordicenne da 1 e 90, non ha avversari, ma è in campo femminile che si vede forse la vittoria più talentuosa della giornata, quando Laura Maraga (Castionese) lascia sì il titolo a Maria Chiara Sterpone (Trichiana), avendo saltato una gara, ma dà una dimostrazione di strapotere enorme, infliggendo alla prima avversaria quasi 20 secondi , vincendo la terza prova su quattro e dimostrandosi probabilmente il miglior elemento attuale dell'atletica giovanile bellunese. Segnatevela!Stesso dicasi per Emilio Perco, l'allievo dell' ANA Feltre che vince per la quarta volta, ma essendo tesserato Fidal, lascia la maglia di campione bellunese di categoria a Federico Polesana (Virtus Nemeggio). Tra le ragazze è ennesimo poker d'ori di Iris Facchin (Castionese). Negli juniores, Cesare Franceschin (GS Astra Quero)controlla , accontentandosi del terzo posto che vale il campionato , bissando il successo del 2008, mentre la gara è vinta da Elia Gullo(Pol.SantaGiustina) davanti al muscolare Scariot (Astra). Per la quota rosa di categoria è il limpido talento di Gaia Benincà(foto a dx) a emergere sia nel cross querese che per l'intera kermesse provinciale.


E si passa agli Adulti A, dov'è il forte grimper dell'Atletica Agordina, già vincitore al TranCivetta, Daniele De Colò (foto a dx), a far suo tutto il conquistabile, con i soli Cristian Mione (l'etiope della sinistra Piave) e Gianni Viel a rendergli la vita un pò complicata, in una categoria pregna comunque di grossi calibri di diverse discipline, con Diego Pieruzzo (re delle Ciaspolade venete), Abdel Aziz Maijoubi, (ultraquarantenne "feltrino dell'Atlante", in gioventù nazionale nel cross con il Marocco e con personali nella mezza maratona di 1 ora e 2 minuti ), Fabio Caverzan(foto sotto a dx) (Imperatore degli ultra trail, già vincitore alla Lavaredo Ecomarathon, al GranRaidPrealpiTravigiane-60km- e all'ultra del Cansiglio "AnticoTroidegliSciamani" -70km-). Nella medesima categoria, ma al femminile,è la regina del mezzofondo bellunese dell'ultimo decennio, Manuela Moro a dettare il ritmo sin dall'inizio, conquistando un campionato praticamente "ucciso" in partenza, nonostante la buona caratura di avversarie come la zoldana Emilia Campo (reduce da NewYork dove ha corso in 3 e 30) e l castionese "onnipiazzata" Giuliana Bristot. Ma la sorpresa di giornata la ha fatta Lucio Fregona(2^foto dall'alto), il campione mondiale di corsa in montagna ad Edimburgo che, accompagnando il figlio Roberto, (che seguendo le orme del padre inizia ora vestendo la casacca che fu della gioventù paterna appunto, del GS Astra Quero), ha preso il via tra gli Adulti B, quale neo tesserato Astra, dopo circa 25 anni dall'ultima volta. In gara se l'è dovuta vedere col dominatore stagionale Rinaldo Menel (ProLocoTrichiana-LaPiave2000) che ha tenuto il passo per 3/4 gara...poi l'allungo deciso, prepotente ed incontrastabile del "campione dei campioni", che a 42 anni "mena" ancora come un ventenne...Tra le donne è Grazia Tison a portare a Castion, cross di Quero e maglia di campionessa provinciale.
Tra i veterani , per il secondo anno consecutivo e appunto da due anni senza sconfitte in gara, il cadorino Dante Passuello (A.S.Pozzale) è assoluto dominatore, con la brava Flavia Fiori(GS Castionese) a portare a casa il campionato, seconda in gara dietro alla compagna di squadra Luigina Salvagno.In gara con AdultiA e Juniores , sulla distanza dei 5200m, la categoria principe dei Seniores, ha visto la facile vittoria di Nicola Spada (Virtus Nemeggio) sul bravo e giovanissimo (juiores nel 2008 e "in corsa" da solo un anno) Davide Dalla Palma(ANA Feltre). La classifica finale ha premiato la costanza di risultati del passista Paolo La Placa (GS Astra), che ha dimostrato capacità tattiche e di lettura del campionato, davvero innate, consacrandosi campione provinciale davanti all'altro atleta dell'Astra, il marocchino Himad Hicham. In campo femminile , la dolomitica, della Società Sportiva Cortina, Sabrina Boldrin, piazzava la quarta "zampata" vincente, anche a Quero, facendo incetta di premi gara e titolo in palio.
La classifica a squadre, sia giovanile, sia totale, ha visto la netta supremazia della ProLoco Trichiana, che grazie alla fusione con La Piave2000 è divenuta una superpotenza imprendibile alle avversarie, che in questa stagione sono state principalmente, il GS Castionese, il GS Astra e la new entry Atletica Agordina.
Per me una gran domenica di festa del cross, che ripeterà anche il prossimo "fine", da commentatore ufficiale della finale regionale (prima prova) CSI, a Farra di Mel, dove saranno assegnati i titoli veneti maschili di cross del Centro Sportivo Italiano.
Bye, Alex.

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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