Inizia da oggi l'attesa verso il lungo week end che mi vedrà, con grande orgoglio, commentatore della 6^Ecomaratona dei Cimbri, Circuito Ecomaratone d'Italia, con il lusso in più della concomitante 1^ edizione dell'Ultra Trail a coppie (69km,4500D+,4350D-) Antico Troi degli Sciamani. Anche nel 2009, a cornice dell'Ecomaratona, ci sarà una prova di Nordic Walking sulla distanza di 12 km. In più la non competitiva "Mini Trail 6/11km" ed il suggello di una impresa particolare per la "42Km di Marca", che vede i "Cimbri", gemellati con la TrevisoMarathon, premiare chi tra i concorrenti avrà fatto sia la distanza regina sulle strade che nello sterrato montano della Marca Trevigiana.
A me un compito non gravoso ma sentito, con oltre 10 ore di commento previsto. Attesi diversi big ed un folto numero di agguerriti appassionati da ogni parte d'Italia. In campo maschile l'iscrizione di Fabio Bernardi, che punta al tris alla Eco dei Cimbri, (lui è il Re delle Ecomaratone 2008), dice chiaramente un nome su cui puntare per la vittoria, con borsino sicuro... Occhi puntati ovviamente su molti altri, con alla testa l'eterno piazzato di lusso Andrea Zanatta, ma senza disdegnare di buttar l'occhio sulle rappresentanze straniere, che con austriaci, croati, inglesi e tedeschi, potrebbero rivelarsi outsider inattesi ed insidiosi. Tra i vari, Caverzan e Gasparini impegnati in duo nella ultra, già si sono auto eliminati in partenza dal novero dei pretendenti alla vittoria nella Ecomaratona, per forse esserlo nella Ultra... Di sicuro, nel parterre, l'attesa è già grande, per la presenza al via di Marco Olmo, la leggenda.Staremo a vedere!
Invece tra le donne l'incertezza è più ampia rispetto alla ricerca della erede di Monica Casiraghi che si impose un anno fa. Per ora i nomi sono molti tra le accreditate, ma per sbilanciarmi, potrei mettere nel novero delle migliori, certamente Sara Tomè, Fiorella Prdal, Alessandra Sboraina, ma senza scordarsi Katia Fori, l'unica tra questo gruppetto, extra veneta...
Tra i molti presenti, non posso certo non citare la nutritissima pattuglia "acrobatica", rumorosa, combriccolosa e magari un poco molesta, degli amici di Spirito Trail, già una ventina accertati, ai quali dovrò dare un'occhio di riguardo, o forse con quell'occhio mi dovrò guardar le spalle? He he he, li vedrete da voi...Mitici!
Io sarò in clima gara già dal venerdì sera, quando andrò ad assistere all'anteprima della tre giorni a Fregona, davanti al palco del teatro, alle 21, al Centro Sociale, su cui salirà Franziskus Vendrame, per la messa in scena di "Ombre Oblique", lavoro teatrale , che parla di rocce , scalatori, menzogna, verità e paura, in un mix che terrà gli spettatori incollati alla marcantonica figura del cabarettista coneglianese, chinesiologo, ultratrailer e esperto in
Il sabato sarò al briefing ed a conoscere gli atleti al ritiro pettorali, possibilmente cenando al al pasta party con loro, perchè sarebbe troppo semplice considerarsi speaker senza sentirsi parte di ciò che sono e provano gli atleti, vera anima della corsa... Quando posso io mi immergo così nei "lavori" che andrò a fare, perchè se possibile vorrei continuare ad esser considerato uno che parla, ...sì...ma con la corsa sempre dentro, di petto, col cuore, non soltanto parole...Ai posteri...
Domenica vorrei dormire lì e accompagnar alla partenza gli ultra trailer di partenza alle 4.00 da Vittorio Veneto, ma onestamente non so se riesco ad organizzarmi...Ci spero!
Ma alle 7.30 sarò di certo allo start della Ecomaratona, sesta edizione, pronto ad aprire una giornata che so già sin d'ora, serberò tra i miei migliori ricordi.
ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"
" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "
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"Bacco maledetto". Il monologo
"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."
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Purtroppo ancora non ti conosco di persona, domenica è l'occasione giusta per farlo e per sentirti all'opera nella veste di speaker!! Mi raccomando quando vedi arrivare quelli con la maglia arancione :):)
RispondiElimina...ammetto che prima di ieri non avevo letto il commento...Lo ho fatto oggi, perchè tu me lo hai detto prima di andare a casa...
RispondiEliminaBeh, spero di aver fatto ciò che dovevo...He he,
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