ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

lunedì 15 febbraio 2010

Domenica la 9^ Maratonina della Vittoria Alata

9^Maratonina della VittoriaAlata:

Le marocchine sfidano la campionessa italiana di maratona, Laura Giordano in cerca del poker a Vittorio Veneto ...



Fabio Bernardi (il Re delle Ecomaratone, padrone di casa, sempre nei primi 10 alla Vittoria Alata)

(Laura Giordano)

(partenza anno 2007)
E ' una vigilia di fremiti quella che accompagna l'attesa per la 10^ edizione della maratonina della Vittoria Alata, in programma domenica prossima, 21 febbraio, a Vittorio Veneto(TV).
Una mezza maratona tra le più celebrate del Veneto, che da anni porta nella cittadina storica dell'alto trevigiano, migliaia di appassionati, in corsa per la manifestazione agonistica, ma anche per la non competitiva concomitante.
Ricordo ancora il poker d'assi calato dal Kenya, nella giornata da tregenda, della scorsa edizione, sotto una pioggia battente ed insistente. Fu il giorno dell'esperienza fattasi runner, con Philemon Kipkering a dettare la legge del più forte, superando le difficoltà di un fondo stradale bagnatissimo, regolando le velleità di Daniel Limo, del terzo, David Ngeny Cheruyiot e del più giovane del novero, Ezekiel Melly. Primo italiano il sempre verde friulano Franco Plesnikar.
L'edizione forse più entusiasmante degli ultimi anni è stata nel 2006, con tra gli uomini il keniano Samson Kipruto Cheboswony che si impose con attacco folgorante nel corso del 14° km chiudendo poi con il tempo di 1h03'31", migliorando di 6" il tempo del 2005 di Ruggero Pertile. Alle sue spalle aveva cercato di resistere l'azzurro Denis Curzi che poi però fu secondo in 1h03'36", davanti al marocchino Rachid Kisri.
Nel passato ancora recente, anni 2007/2008 furono nell'ordine Hillary Kipchumba e Alfred Sang

( Il keniano Sang:vittorioso nel 2008).

La storia della gara femminile degli ultimi cinque anni, ha visto nel 2005 trionfare Bruna Genovese, seguita l'anno successivo dalla Toniolo, nel 2006. Più recenti le vittorie in sequenza , di Laura Giordano, autrice di un tris di vittorie nelle ultime edizioni, cominciando dalla vittoria a sorpresa del 2007, battendo la marocchina Hafida Izem, nei suoi primi veri passi da podista pura, nel massimo fermento della sua carriera di duatleta e triatleta. Nel 2008 si ripete davanti a Marta Santamaria.
L'edizione 2009 vive la vigilia sul confronto con Monica Carlin, ma in gara Laura fa il vuoto ed alle sue spalle giunge a sorpresa Paola Mariotti, proprio davanti alla trentina, vittima del freddo infame e della troppa acqua assorbita.
Ed eccoci appunto all'edizione in divenire, con il campo partenti maschile orfano degli italiani di primo piano, impegnati ai campionati nazionali societari, con in previsione il ritorno del discreto austriaco Roman Weger con un connazionale al seguito, ancora top secret, ma io azzarderei il nome di Markus Hoenwarther, già capace di scendere sotto l'ora e cinque, come personal best e forse unico vero di casa Austria. Non è difficile pensare alla consueta presenza dei portacolori del Kenya, che , come detto nella cronaca della Vittoria Alata "che è stata", negli ultimi anni non hanno sbagliato un colpo sui due giri della half marathon trevigiana.


In campo femminile invece Laura Giordano se la dovrà vedere con Soumiya Labani, trentacinquenne marocchina, atleta di rilevanza internazionale dal palmares molto ricco, con un personale di 1h12 23” sulla ½ maratona . Anche nel caso delle sfidanti africane, per la vittoria, si vocifera di un'altra atleta magrebina potenzialmente al via, ancora avvolta nei meandri delle liste top runners , in costruzione.

A.G. (Speaker dell'evento)

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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