ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 4 febbraio 2010

La doppia faccia...stasera mi sono commosso. Un tempo ho scritto una cosa...oggi qualcuno ha recepito...

Eccomi quà.
Nel web, qualcuno dice che io sia persino troppo presente, pressante, opprimente, da regolare e appariscente per convenienza...
sarà vero? bah, non so, non è che sia poi così importante capirlo, per me.
Oggi è una di quelle giornate, in cui il mio petulante apparire, acquista un senso.
A qualcuno sembrerà una banalità, altri capiranno.
Qualche tempo fa , ho fatto dono, alla signora che gestisce l'unico bar di Campo, una copia incorniciata di "Bacco maledetto"...Chi non sa di cosa parli, per non tediare ulteriormente, troverà facilmente nel web, questo mio scritto.
Parte di DiVerso...InVerso, è stato anche il titolo di una serata teatrale dedicata all'alcoolismo, due inverni fa.
La ho scritta perchè potesse essere un monito, ma forse più un punto di partenza diverso, da cui iniziare a pensare al problema sociale che l'abuso di alcolici rappresenta.
Alla signora Rosetta, ho chiesto se le faceva piacere e ne ho spiegato il significato, trovando un bel sorriso di complicità.
Non mi ricordavo ormai più di questo, quando...
Stasera sto parcheggiando l'auto in garage, quando da dietro arriva una jeep di un mio vicino, taciturno, introverso, che ha la caratteristica di guidare l'auto con una lentezza indicibile.
Gli ho bloccato la strada e chiedo scusa, mentre faccio manovra.
Sto chiudendo le porte del garage e lo vedo ancora là, fermo...Immobile mi osserva, silenzioso, finestrino abbassato, "cicca" in bocca e sguardo concentrato, alla ricerca di qualcosa da dire...
Lo guardo, quasi ad invitarlo a comunicare. Non ho idea di cosa voglia, non abbiamo confidenza...ma...
Trova lui il coraggio:
< Scusa, vorrei chiederti un favore...>
e io < ...potendo , volentieri!>
Arrossisce mentre mi parla ma è convinto e ha trovato ormai via di comunicazione con me...Guai se non fosse così, con l'attività che faccio, sarei un fallimento. Parlare sì...ma anche ascoltare, percepire.
Trova il modo di confessarmi che partecipa alle riunioni degli alcolisti anonimi....Credo che sia stata dura per lui...
.
Senza dire, bella, brutta, mi piace... oppure, ho pensato...
Ecco dove sta la soddisfazione di un ragazzo fattosi uomo ancora adolescente, che non ha potuto o saputo comunicare al padre e al patrigno, quel qualcosa...
Ecco dove può commuoversi questo prolisso parlatore, tanto pieno di se da cercare continuamente spazio.
Stasera ho bene in mente ciò che sono...Stasera un poco ho pianto, perchè un messaggio è arrivato...
Sembrerà poco di fronte alla moltidudine degli "aventi problema".
Spero riusciate a capire...
Ecco perchè...ecco cosa sono...
Mi basta arrivare una volta ogni tanto, lì dove si posano i temi importanti del mio esistere...
Da questo parte la mia voglia di comunicazione...piaccia o non piaccia...perchè una piccola soddisfazione, saltuaria ma importante, val bene gli sproloqui di qualche detrattore, pronto a farti passare per qualcosa di inesatto...che non ti senti di essere.
Stasera penso a loro due lassù o chissà dove ,nel mare delle anime ... penso a me stesso...ed io vado avanti così.
Grazie per avermi ascoltato,
Alex Geronazzo

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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