ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 1 luglio 2010

Appenderò il microfono al chiodo...

Penso seriamente di chiudere la stagione onorando gli impegni presi e poi di interrompere quì, abbandonando il settore delle presentazioni.
Qualcuno dice che io abbia manìe di protagonismo, altri dicono altre cose...Mi spiace, ma la mia dignità non è una merce verbale da regalare al vento. Piuttosto che denigrato , cal...unniato o offeso, meglio tornare ad essere semplicemente Alex.
Chissà...

4 commenti:

  1. Ti abbiamo sempre visto presentare ed animare le corse alle quali partecipavamo ma ieri 04 Luglio abbiamo avuto la fortuna di averti come speaker della nostra"corsa del Monfenera" e credimi sei grande! Chi denigra o calunnia la persona che ama lo sport e ha scelto di raccontarlo non sa apprezzare le cose che vengono dal cuore!Non mollare Alex per quelli che amano la corsa sono convinto che comunque tu sei semplicemente Alex.

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  2. Potrei cancellare i commenti che non mi piacciono e lasciare quelli che tessono le lodi al mio modo di fare, ma è proprio perchè analizzo spesso la mia coscenza che non ho l'abitudine di censurare il prossimo. Lascio questo commento perchè sarà utile ad entrambi. A me per riguardarmi ancora una volta dentro e cercare di capire...a te amico anonimo, perchè possa servirti ad avere la stessa linea di comportamento, così retta e diretta, da comprendere se l'anonimato sia la migliore delle soluzioni quando ci si confronta con chi ti guarderebbe negli occhi.
    Proprio perchè ci sono persone che mi muovono critiche senza palesarsi sto valutando seriamente di togliermi dal campo...proprio perchè non riesco a confrontarmi con il nulla. In effetti io ho certamente la propensione all'apparire, contrariamente forse non sarei ciò che sono.
    Con questa risposta vorrei invitare chi scrive, a firmare i suoi interventi, così da mettere il confronto sul piano paritario.
    Il primo commento era dei Podisti di Pederobba, il secondo forse non lo sapremo mai e anche se lo sapremo rimarrà il fatto dell'aver dovuto spingere fuori dall'anonimato chi contesta da dietro una maschera.

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  3. Ciao Alex.
    Questa discussione, questi problemi, sono nati dopo il nostro incontro alla CSC,
    se fossero nati prima ti avrei dato un ... calcio in culo (benevolo ma reale).
    Sei circondato da gente che ti vuole bene, e vai a crucciarti per ... frasi riportate?
    Se continui così vivi male questo periodo e non te lo meriti, come non se lo merita chi ti sta vicino.
    Il tuo "essere" può piacere o non piacere, provocare sintonia o antipatia, può anche lasciare indifferenti,
    però ... tu sei così, ed in te molti di noi vedono solo cose positive, ascoltaci!
    "Scrollati le spalle" può sembrare una frase banale e superficiale,
    ma viene detta da chi ti vuol bene ed è già passato per queste diatribe.
    Dai, ci rivediamo alla festa della trota, e non strapparmi quel ... calcio in culo.

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  4. Mi faccio vivo qui visto che,anche se non traspare ancora nulla,desideri uscire dal forum al quale ,comunque, sono grato perchè lì ho potuto conoscerti e conoscere il tuo corridore di mezza via.
    Non voglio darTi consigli perchè non conosco contesti, retrocontesti e poi ,per dirla tutta,non voglio infilarmi in meandri sconosciuti .
    Ricordo solo una frase di Dante : " Guarda e passa e non ti curar di loro " .Noi corridori se ci voltiamo indietro perdiamo il ritmo : la nostra missione è guarda avanti.

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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