ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

mercoledì 21 luglio 2010

Editorìa...Scherziamoci su...ma non troppo...

Modifica messaggioCancella messaggioSegnala il messaggioInformazioneRispondi citandoDivertente colloquio con l'editore (storiella inventata)
di ArGo » meno di un minuto fa

Eccomi quà. Stasera ho proprio voglia di farmi due chiacchiere con voi. Prendo spunto da alcuni contati, incontri e scontri verbali intercessi tra me e l'editoria nel periodo caldo che ancora prosegue, in vista (o forse no) della pubblicazione del Corridore di mezza via.
Generalmente sono io a riempirmi la bocca di parole e lanciarle al vento, affinchè le porti agli spettatori...Ora mi divertirò, ma non troppo, a simulare un colloquio con un editore
.

Storiella:

ArGo alla casa editrice "Voioschei"

>Buongiorno Alexander, benvenuto, finalmente ci incontriamo...
>Salve a lei direttore
> E allora, cosa mi racconta? Come mai questo pseudonimo?
>Ah guardi lo pseudonimo deriva dal mio nome e cognome. Ma ArGo è anche il nome del cane di Ulisse, nella cui storia il personaggio che mi è favorito è il ciclope. Nessuno, gli disse di chiamarsi l'eroe Ulisse. Un tipo che aveva occhio...
>Ha ha ha , com'è simpatico lei!
>...anche no!
>Ma su, mi parli del romanzo, a noi è molto piaciuto sa. Ha ottime potenzialità. Ne vogliamo parlare?
>Parliamone, ma ascoltandoci intanto che diamo voce alle parole...
>Ha ha ha...Ma lo sai che lei è un personaggio interessante...?
>Lo sospettavo...
>Dai dai, lo sappiamo entrambi che è una opportunità da non perdere. Oramai che è scritto è un peccato non pubblicarlo.
>Sarei scemo se negassi, no? Le opportunità si prendono al volo. Sono quì per questo, dato che mi avete cercato voi...
>Sì, ho dato compito ai nostri delegati, di dare una letta al testo e capire quali e quante siano le parti da correggere...il titolo ad esempio...
>Il titolo ad esempio non lo cambierei ...
>Ah, d'accordo, in fondo non è così fondamentale...
>Ma come direttore...pensavo...?
>No, ha ragione, Il corridore di mezza via, va bene. Piuttosto, i contenuti...Sa, a noi la storia sembra davvero interessante, ma ci sarà da lavorare molto sulla grammatica...l'ortografia...sa , è normale...
>Eh certo, capisco bene, ma scusi, io vi ho passato una versione corretta da una docente di lettere...Che debba andare a consigliarle di prendere ripetizioni?
>Oh, scusi sa, sì, mi era stato detto, in effetti lei è stato molto propositivo e completo nell'interazione...Mi riferivo al formato leggibile nel web...
>Non fa nulla direttore, io le parole in genere le dico, mica le scrivo, so bene di fare un sacco di errori...Sì figuri, a scuola preferivo scrivere in dialetto, così almeno gli errori nessuno me li poteva contestare...Che vuole, sono sempre stato un pò rompiballe...
>Ha ha ha, mi sa che con lei faremo strada assieme...
>Speriamo bene, non mi sopravvaluti però, dovrò almeno imparare a scrivere in forma più adeguata.Ma mi dica direttore, i costi per la correzione sono elevati?
>Eh, caro Geronazzo, sarebbero elevati, ma a lei faremo un trattamento speciale.
>Grazie (tra me e me inizio a preoccuparmi...Uhm, quello sguardo vispo non mi convince...)!
>Io stamperei almeno un migliaio di copie per iniziare.
>A me va bene, ma la distribuzione?
>Ah beh, quella per lei non sarà un problema, con l'attività che ha tra il pubblico...
>Eh sì, ha proprio ragione, ma le librerie?
>Ah, sono una metodica sorpassata, poi si fa fatica a recuperare il guadagno...Noi preferiamo lavorare con una distribuzione piu' diretta.
>Quindi mi seguirete nei miei giri?
>Come no, le prime uscite le organizziamo noi, poi lei saprà cavarsela da se, alla grande...
>Eh, ma sa, caro direttore, io quando presento già lavoro, mica posso seguire...
>Non si preoccupi, vedrà che qualcuno troverà...
>Dice?
>Si fidi, caro il mio ArGo, io ne ho visti, lei ha i numeri, la stoffa e già un buon prodotto...
>Prodotto? Pensavo fosse una storia...
>Certo, ma capirà per noi è merce da vendere...
>Eh certo, vuole che non lo capisca direttore...
>E allora Alexander lo firmiamo il contrattino?
>Magari lo leggiamo prima? Sa, non per sfiducia...
>No, per l'amor di Dio, le cose si devono fare in regola. Guardi abbiamo previsto che lei avrà una spesa tot...Preferiamo che i guadagni vengano direttamente a lei...Così si lavora meglio, vedrà che in breve avrà coperto le spese.
>E se invece facessimo in percentuale? Io mi accontento di poco, però vorrei affidarmi alla vostra professionalità nel distribuire e promuovere.
>Ah beh, guardi, a carrello, nel nostro sito potranno comprarlo anche da noi i suoi lettori.
>Quindi dottore, mi faccia capire. Io mi pago la spesa, se vendo guadagno e voi ci mettete il marchio in copertina e la pagina web.
>Sì, oramai l'editorìa lavora tutta così sa, questione di opportunità per entrambe le parti...
>Bene direttore, mi è tutto molto chiaro. Brevemente quindi io mi pagherei un libro già mio, le correzioni, già fatte fare, vi pagherei per mettere la vostra pubblicità in copertina, però mi tengo tutto il gruzzolo.
>Accetta?
>Ci devo pensare un attimo...Ah ecco, ci ho pensato: NO! Le direi di recuperare fiducia nei suoi mezzi, poichè un editore che delega la vendita agli autori ha seri problemi di autostima professionale, nel momento che, decide di coprirsi spese e guadagni in una unica soluzione, estorta a chi scrive. Sa direttore, io penso di arrangiarmi e le dirò di più, se lei "si porta la carega", venga ad ascoltare il romanzo letto in pubblico, per il piacere di comunicare quanto si ha scritto.
Sa, mica tutti cercano la ribalta ad ogni costo.
Occhio direttore, che se iniziano tutti ad autoprodursi...
Saluti e buona fortuna...

3 commenti:

  1. bella storiella
    che ne dici di farne un libro ???

    ;-)
    ciao

    RispondiElimina
  2. alex........ un pò di modestia per favore,se il tuo romanzo vale te lo pagano!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  3. Può essere...nel frattempo firmati che così ci confrontiamo alla pari.
    La modestia, è una dote pari all'educazione ed all'intelligenza. A qualcuno manca una cosa, a qualcun'altro mancherà altro.
    A me per esempio non manca mai in calce la firma di quanto scrivo, penso e dico...
    Il corridore di mezza via per me ha valore e se Anonimo fosse bene informato saprebbe i propositi che deriverebbero dalla stampa.
    Avanti il prossimo che si firma...da oggi cancello i messaggi anonimi.

    RispondiElimina

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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