ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

martedì 6 luglio 2010

Sul Monfenera trionfano Fregona e la Grill

La 2^ corsa del Monfenera è ancora terreno di conquista per Lucio Fregona, mentre tra le donne è netto il dominio della fondista Elisa Grill. (Foto: Lucio Fregona)

Ottima organizzazione di una gara che era accompagnata dai concorsi FIASP ed IVV , per la 25^ Passeggiata al Fresco.
(Foto: Elisa Grill)
A Pederobba, presso il parco Villa dei Conti di Onigo, è andata in scena domenica 4 luglio la 25^ edizione della Passeggiata al Fresco, inserita nei calendari FIASP ed IVV.
Dopo la partenza libera tra le 8 e le 9.15 , dei non competitori, è partita, sul percorso di 11 km , che risale il Monfenera, sino al Monte Tomba, per poi ridiscendere tra i colli brulicanti di castagni e marroneti, la 2^ Corsa del Monfenera.
A vincere, bissando il successo del 2009 ci ha pensato l'eterno Lucio Fregona (Atl.Vittorio Veneto), che ha avuto ragione, nella lotta per il podio, di Ivan Basso (Sernaglia) e Giacomo Vettorel. Appena giù dal podio hanno concluso la "top five" dei premiati l'idolo di casa Mauro Simeoni (Podisti Pederobba) e, nell'ordine, Michele Bedin (Assindustria Rovigo). Ottime anche le prove di Samuele Toscan e Alberto Da Riz, giunti a ridosso dei premiati.
In campo femminile si è presentata al via, non lasciando poi spazio alle avversarie, la fondista delle Fiamme Oro, Elena Grill che si è lasciata alle spalle, Angela Tognazzo (2^), Marisa Ferronato (3^), con quarto e quinto posto, assegnati rispettivamente a Maria Giulia Canello e Serena Schievenin.
In campo giovanile netta affermazione del "figlio d'arte" , Roberto Fregona.
Al via circa 350 partecipanti in una giornata soleggiata, ma godibile data la brezza che ha imperversato nell'arco dell'intera manifestazione, tra la soddisfazione e l'ottimo lavoro svolto dagli organizzatori del gruppo Podisti Pederobba 2007, in collaborazione con le associazioni volontarie locali ed il patrocinio del Comune di Pederobba e della Provincia di Treviso.
Info dettagliate in www.podistipederobba.it
Alex Geronazzo (technical speaker della corsa)

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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