ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 13 ottobre 2013

GORETEX TRAIL , terreno di conquista per Molin e Rampazzo

Ivano Molin e Silvia Rampazzo 
conquistatori al Gore Tex Trail

Memorial Dario Battiston a Matteo Stradiotto, che vince la 
4^ Prosecco Trail, che in rosa è vinta da Laura Basso.
Ben oltre le mille unità, il numero dei partenti delle tre manifestazioni , dell'ambito podistico
Ivano Molin
pievigino, questa mattina. Gore Tex Trail, Prosecco Trail e passeggiata, un trittico di successo sui 26,16 e 6 chilometri
Piazza di Pieve di Soligo gremita sin dalle prime luci del mattino e per noi, io e Moreno, stadio da amplificare e piazza , al pari, da animare.
C'era la classica emozione della prima volta, poichè era appunto per me l'esordio a questa gara come commentatore.
Volti noti e la solita cordialità nei miei confronti. Al mondo della corsa io voglio dire che, sentitamente, ricambio. Eh sì, perchè la voce prestata all'aria, non sempre risulta simpatica, ma il runner...il runner apprezza ciò che sei, lo sa ed altro non chiede.
Entro in cronaca con le esplosioni emozionali della partenza in Borgo Stolfi. Ore 9 ed ore 9 e 15. Sono partiti, vado allo stadio.
In breve raggiungo l'auto costeggiando al passo , un canale con piccole anatre che paiono godere della giornata di festa, un bel parco e il suono melodioso dell'acqua quieta, che scorre...e vado, a mio modo scorro anch'io.
Allo stadio iniziano ad arrivare i camminatori, Bimbi, cagnolini e famigliole, una vera festa.
Matteo Stradiotto

Poi si comincia. Matteo Stradiotto arriva a braccetto con Gabriele Fantasia che, cavallerescamente cede il passo al giovane avversario, il quale merita la vittoria del Prosecco Trail e la conquista del Memorial Battiston, indimenticato formatore dell'atletica leggere giovanile ed atleta di alta classe negli anni '60 e '70. E' un piacere presentare poi, quando è venuto il momento, la consegna del premio, da parte del figlio e della moglie Luciana Saccol, condensato di eleganza e savoir faire.
L'importanza del ricordo verso chi ha fatto dello sport una variazione culturale da tramandare a molti allievi e tifosi è un bene prezioso da conservare.
Dietro a Stradiotto e Fantasia, Davide Camerin completa il podio, con Andrea De Martin e Giuseppe Vian , quarto e quinto.
In campo femminile Laura Basso a precedere di poco, sul traguardo, Silvia Marson. Zona premio completata da Mara Dal Borgo, Angela Calligaro, Francesca Lotto.
Per il Gore Tex Trail 3rd Run, tutto è differente. Radio corsa, che aggiorna, ci dà notizie che variano, come variano le posizioni di testa.
Silvia Rampazzo
All'inizio è Fregona a trainare il gruppo con Moretton , Geronazzo e Molin a fare da inseguitori tenaci e diretti. Fino al 15° Lucio tiene la testa, poi il friulano azzurro d'ultra trail attacca e cerca di far sua la gara , da aggiungere ad UltraBericus e Troi dei Cimbri, quest'anno già in bacheca. Fregona non molla, Molin par di sì. Nel mentre la gara femminile vede l'alternarsi in testa di Follador, De Franchesch e da ultima Silvia Rampazzo che rincorre e poi contrattacca al 18° circa.
Al 20° chilometro Moretton è primo, ma dietro qualcosa accade.
Ivano Molin ha un impeto inatteso dagli avversari e aggancia la testa.
Al traguardo precederà , siglando il tempo di 2.04.09 , Fregona e Moretton. Il mito di Auronzo fa centro anche al Gore Tex, che inserisce nel suo palmarès ricchissimo. Dal quarto in poi, Ivan Geronazzo, Mirko Righele, Giuliano De Zanet, Alberto Furlan, Luciano Meneghel, Stefano Basso, Luciano De Lazzer.
Tra le donne Silvia Rampazzo conquista forse la vittoria di maggior prestigio della sua carriera podistica, precedendo la cadorina De Francesch e la valdobbiadenese Cristiana Follador.
Intervista ad Ivano Molin
Nelle dieci, a seguire il podio, Monica Penzo, Fabia Gallina, Sara Ferraro, Asia Noacco, Simona Dalla Riva, Ivana Dall'Armi e la varesina del triathlon Bianca Morvillo.
In coda alla cronaca una riflessione.
Questa mattina alle sei ero a dare audio all'aere dello stadio ed ho avuto l'onore, da parte di sua maestà la natura, di poter
godere della piu' bella alba che potessi sperare di vedere. Un quadro dai toni caldi che pareva opera del Tintoretto.
Signori, grazie.

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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