ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 6 ottobre 2013

Marco Boffo e Maria Vraijc vincono la 5^Maratona delle Città del Vino

La Maratona delle città del Vino vede trionfare 
Maria Vraijc e Marco Boffo.

La croata che nel 2013 ha conquistato "Il Passatore" ha ragione della lituana Alionka Kornijenko e di Maida Del Zotto. Il veneziano, azzurra di ultra maratona precede Daniele Ambrosi e l'austriaco Niklas Kroehn.

Nella mezza maratona si affermano Francesco Tamigi e Micaela Bonessi.

Clima della festa vera a Dolegna del Collio, Gorizia, a due passi dalla Slovenia, da dove alle nove di questa mattina è partita la quinta edizione della Maratona delle Città del Vino.
La maratonina è invece partita alle dieci e trenta da Buttrio, altro comune tra gli otto attraversati, ad anello dalla Wine Cities Marathon.
Da citare gli altri sei, in Corno di Rosazzo, da dove partirà la prossima edizione, Manzano, Cividale del Friuli, San Giovanni al Natisone, Premariacco, Prepotto.
Sulla distanza regina la gara maschile ha visto Boffo condurre sin dalle prime battute, inseguito per i primi 15 chilometri da Ambrosi in buona forma, a breve distanza. Corsa controllata dal veneziano che a Cividiale ha dato uno strappo netto, dirimendo i pochi dubbi sulla sua odierna superiorità e fiaccando le resistenze degli inseguitori, che hanno mantenuto le posizioni, a loro volta.
All'arrivo di Dolegna, in 2 ore 39 primi e 38 secondi, Boffo è giunto trionfante, a braccia levate. A sei minuti Ambrosi e poi l'austriaco Kroehn che conferma il podio del 2012.
In campo femminile ha dovuto faticare Maria Vraijc , la croata alla terza vittoria in questa maratona, la quale ha trovato soprattutto nella lituana Kornijenko una degna tallonatrice soprattutto nei primi chilometri, dopo i quali la vincitrice ha decisamente e progressivamente allungato l'elastico. Buona gara anche di Antonella Feltrin, la brevilinea trevigiana , che sino alla mezza maratona ha tenuto bene la scia della lituana, residente a Perugia, con Maida Del Zotto che inseguiva sui suoi ritmi.
Dalla metà gara la Vraijc ha preso decisamente la via della vittoria, ottenuta con un tempo discreto di  2.59.05 , appunto davanti alle citate Kornijenko e ad un'ottima Maida Del Zotto che chiudendo sotto le 3 ore e 20 è andata molto al di sotto dei tempi che si prefissava.
Maratona in buona crescita con percorso tecnico e selettivo, che ha visto partire atleti di diverse nazioni europee ed anche iscritti dagli USA .
Momento di grande intensità quando Silvia Furlani, affetta da Sclerosi Multipla ha tagliato il traguardo e parlato agli atleti, dando un senso allo sport, nella sua forma piu' piena.
Buona la quinta...Arrivederci!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

Archivio blog

Il Nordic Walking

Il Nordic Walking
La camminata nordica !

In Facebook

Sono in facebook, cliccando : https://www.facebook.com/alexander.geronazzo