ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 20 ottobre 2013

Memorial Alfonso Wiesner all'Atletica Agordina

Prima prova del campionato provinciale di corsa campestre, CSI bellunese.

Atletica Agordina profeta in casa! 
Astra e Castionese battute, ma non vinte!

A livello individuale brillano Daniele De Colò, Enrico Riccobon, 
Sabrina Boldrin e MariaChiara Celato.
Prima delle premiazioni ci si fa un paio di chiacchiere col pubblico

In 370 ad Agordo, nel nuovo impianto per l'atletica leggera, che è realmente un fiore all'occhiello nella provincia bellunese.
Il Comitato Provinciale CSI ha scelto di far correre in pista la prima gara del campionato di cross, XVI° Memorial Giovanile Serafino Barp, eccezionalmente con una prova in pista.
Organizzazione impeccabile e giornata frizzantina con temperature non miti ma accettabili, hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
La gara piu' tirata ( El Addad, Zancaner, Deola)
Si è incominciato con i neofiti "cuccioli", impegnati sui 600m con Elena Chiocchi (AS Pozzale) ad avere la meglio su Emily Bettega (Atl.Lamon) e Evelyn Friz (Atl.Agordina), in una batteria con 22 partenti. Tra i maschietti , Filippo Topinelli (Marciatori Calalzo) è primo, davanti a Fabio Centelleghe (Atl.Agordina) ed Eduardo Riti (Pol. Santa Giustina), tra i 20 partiti.
Corposa partecipazione tra le Esordienti, dove in una batteria di 32 atlete la spunta Camilla Comina (GS Castionese), battendo Marta Chiocchi( AS Pozzale) e Silvia Bernardi (GS Castionese). 
In campo maschile , tra gli esordienti, Francesco Lagana' vince in casa. Il portacolori dell'Atletica Agordina precede Leonardo Busin (Gs Castionese) e Filippo Levis (Pol.Santa Giustina). Tra le Ragazze è la castionese Arianna Comina a prevalere, davanti a Carina Riti ed Ilaria Rento della Polisportiva Santa Giustina.
Nella stessa categoria, al maschile, Alessandro Sacchet (GS Castionese), fa sua la prima tappa del circuito mettendosi alle spalle Luca Olivotto (AS Vodo di Cadore) e Luca Kerer (Atletica Agordina).
A seguire , tra le Cadette, spunta come fulmine a ciel sereno, il talento nitido di Maria Chiara Celato (Athletic Club Belluno) che fa sua una vittoria di giustezza, lasciando il podio piu' in basso a Margherita Mescolotto , compagna di squadra ed ottima seconda e Karin De Marco (Atl.Agordina). C'è invece bagarre tra i maschi. Gara a tre sin dall'inizio, con un generoso italo magrebino Zahrane El Haddad (GS ASTRA) a tirare un terzetto di testa sin dalle prime battute, ma all'ultima curva, sul rettifilo, il compagno di squadra Simone Zancaner piazza una "zampata" studiata con astuzia e sagacia tattica e vince davanti appunto a Zaharane ed all'elegante Ruben Deola (Pro Loco Trichiana La Piave 2000).
Le allieve sono su buoni livelli ed il parterre è ampio, tra le migliori. Alla fine è la bionda lungocrinita, Valentina Colle ad emergere, dando sfogo ad una talentuosità che sempre la vede grintosa protagonista. Alle spalle della castionese giungono la cortinese Gaia Pompanin e Laura Facco (GS Castionese).
E' di misura l'affermazione tra gli Allievi, di Stefano Bernardi che relega al secondo posto il compagno di squadra (SG Castionese), Darko Viel, con Valentino De Nardin, prodigo nella fase iniziale nel dettare il rimo ma succube della maggior freschezza finale dei castionesi.
Nelle Juniores , è l'azzurra di corsa in montagna, Laura Maraga a prevalere su Martina De Salvador. Alle spalle del duo del castionese si piazza la cadorina Francesca Comarella (AS Vodo).
Nulla da fare negli Juniores per i competitors di uno strepitoso, imperiale, Enrico Riccobon, che tiene a debita distanza l'altro alfiere dell'Athletic Club Belluno, Francesco Celato e il portacoloro del GS Astra, Andrea Noal.
Tonica, superbamente leader è una grandissima Sabrina Boldrin (Atl.Cortina ) che in una batteria in cui c'era anche la Maraga (2^), stacca un 4.50.12 sui 1500. Ilaria De Salvador, neo seniores è seconda, mentre Lucia Cossalter colleziona l'ennesimo podio "al Barp".
Tra i maschi è il lamonese Stefano Riga a vincere tra i Seniores, ma un plauso particolare va all'atleta di casa, Christian Sommariva, ecclettico gladiatore, pronto a partire "a fionda", imprimendo un ritmo velocissimo ad una batteria in cui è terzo il giovanissimo Simone Sacchet (Athletic Club Belluno).
Sabrina Viel(GS Castionese) vince nell'Adulti A femminile, precedendo Monica Gaspari (AS Vodo di Cadore) e Barbara Battiston (Atletica Trichiana).
Applausi a scena aperta sui 3000 metri Adulti A, sui quali Daniele De Colò (Atletica Agordina), Re del TransCivetta con 10 vittorie, capace di correre la distanza in 9.21.22, miglior tempo di giornata. Ci aveva provato , Livio De Paoli, all'inizio ma né lui, né il compagno Christian Mione (Atletica Trichiana), sono riusciti ad opporre resistenza ad una prestazione superlativa dell'agordino.
Tra le Adulte B, Roberta Mares ( GS Castionese ) si mette dietro Giovanna Gheno (Castionese), brava nel finale a strappare la seconda piazza a Daniela Miatello (Atl.Trichiana).
Nella maschile è il Campione Nazionale CSI dei 1500, Giacomo Vettorel(GS Astra) a vincere dopo una gara attenta, sul portacolori del Pozzale, Marcello Chiocchi e su Ivano Marcon eterno ragazzo "best all time" della maratona bellunese.
Tra le Veterane Antonia Bertazzon vince davanti a Nerina Belletti, entrambe in forza all'Atletica Trichiana.
Veterani che hanno invece visto Rubens Del Favero(Marciatori Calalzo) prevalere su Mario Menia Cadore(Marciatori Calalzo) che attende terreni a lui piu' consoni e Dante Passuello, icona del podismo di Pozzale.
Infine la classifica a squadre, con  18 società a punti ed una consegna dei premi, alla presenza del vice sindaco Sisto Da Roit, del presidente CSI Belluno, Dario Dal Magro, del vicepresidente dell'Atletica Agordina e proponente della prova in pista, Fernando Soccol e soprattutto di Elena Vallata (presidente del Coro di Agordo) e di Heidi Corraliss, mamma di Alfonso Wiesner, ragazzo scomparso in un tragico incidente ed al quale è stata dedicata la manifestazione e denominato il premio alla società vincitrice.
Prima, in casa e con merito, l'Atletica Agordina, che si mette alle spalle il GS Astra Quero ed il GS Castionese.
Buona la prima, domenica si va al "roccolo" a Zelant di Mel.



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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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