ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 13 maggio 2010

IL corso di Nordic Walking con lo speaker. LA FILOSOFIA DELLA CAMMINATA NORDICA di Alex Geronazzo , la SPEAK WALKING IDEA!






La mia filosofia nella pratica del nordic walking
"Speak Walking Idea"
di Alex Geronazzo
Io pratico il nordic walking dal 2007 e fino a quest’anno, mediante anche partecipazioni a diverse manifestazioni dedicate alla disciplina, mi sono formato tecnicamente in maniera autonoma. Dopo un breve corso a cui ho partecipato, ho cercato di interpretare il nordic walking, come disciplina sportiva alternativa, vivendone in prima persona l’emozionalità che esso provoca, essendo la pratica attiva prettamente a contatto con la natura. Proprio la natura è un elemento per me fondamentale, vissuto intensamente sin da bambino. Quando quest’anno mi è stato proposto il corso istruttori ho accettato immediatamente, percependo questa opportunità, come fattore di crescita personale, ma anche come un modo in piu’ per comunicare con gli altri. Sì, la comunicazione è una mia peculiarità, interpretata anche come livello professionale, considerando la mia attività di presentatore, commentatore sportivo e speaker. La comunicazione quindi! Ecco, questo è l’elemento essenziale su cui baso la mia voglia di insegnare il nordic walking a voi amici, che seguite il mio corso. Ho avuto modo di testare la validità della camminata nordica, come metodo per contrastare i miei problemi fisici, nella zona della schiena,legati ad una attività di podista, praticata per un largo periodo della mia vita. Ho potuto considerarla anche dal punto di vista della valenza anti-stress. Il principio fondamentale e generale per combattere i problemi di ansia e di sovraccarico nervoso è quello di non “rinchiudersi” in ambienti chiusi, uscendo quanto più possibile dalle mura domestiche, relazionandosi fisicamente e mentalmente con l’ambiente e le zone verdi. Poi ho avuto modo di collegare il tutto; il nordic walking, di Marko Kantaneva , il Brain Walking , la creatività e la comunicazione di idee che scaturiscono dal fare squadra…Quindi mi sono detto:
“Io ho una mia filosofia…”

Ecco quindi il terzo anello della catena…il NORDIC WALKING (la tecnica, il rilassamento,l’efficacia)-il BRAIN WALKING (la creatività, il movimento di idee)- la SPEAK WALKING IDEA (la comunicazione, l’interazione verbale che consegue al movimento di idee, creatosi durante la tecnica d’esecuzione.
Buon divertimento, ora cominciamo…




1 commento:

  1. 25 maggio ore 19.15
    27 maggio ore 19.15
    29 maggio ore 14.30
    Sede Operativa , palestra di Alano di Piave(BL)
    in collaborazione con ASD + Sport Alano
    Bastoncini in comodato d'uso
    Tranquilli, il corso si fa all'aperto...poco poco dentro, giusto il tempo di qualche nozione teorica minima...

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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