ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

lunedì 3 maggio 2010

Ode all'abate che corre

Ode all'abate che corre

Ho visto un uomo
che aveva corti capelli,
forse radi...
Non ricordo!
Mi sovviene pero'
pensandoci su
che capelli non ne avea...
Aveva lo sguardo d'un bimbo.
Innamorato di quel luogo,
fermo...la',
in mezzo alla piazza vuota
aspettava fosse tempo,
mentre la luna ancora alta
salutava
la sua notte...
Pontremoli!
Lasciava che fosse
il divenir d'un lume,
portato da un sole,
troppo distante ancora
per salutare l'alba
del nuovo giorno.
Che fierezza,
lo scontro d'uno sguardo
sul dominar dei bastioni del Piagnaro...
Elio lo sa,
attende paziente
l'arrivar imminente
dei suoi abati novelli...
L'alba del nuovo giorno e' la'!
L'attesa e' terminata,
corridori...Si va'!
Non aggredite i miei monti
non agitate il ritmo,
abbiate rispetto del loro essere
abbiate cura di voi!
Allineate le suole...
Questa piazza e' oramai
il divenir partenza.
L'Abbots Way ha sfidato la tua folle smania...
Ella va'!
Fissate ogni punto...
davanti a voi
si compie il destino della corsa...
Come pastori erranti
sfiderete la salita
frenerete la discesa...
Impetuosi nella notte scura...
Nessuna paura!
Sara' la'
giusto a meta'...
La dolce Soleste
un tempo innamorata vedetta...
Sul torrione in alto,
agitera' il drappo
d'una Bardi festante
che v'attende...
A mezza via...
Qualcuno passera'
tra le ali della gente
li' a sospingervi oltre...
Piu' di cento,
a continuar lo sforzo
fieramente perpetui
nell'andar oltre...
Altri a riposar...
Chi si fermera?!
Tutto cio' a completar destini
d'uomini grandi
nel nobile gesto d'arte...
La corsa...Il fuori strada...
L'alba dell'altro giorno
si ripresentera'...
Allora sara' tempo...
Tempo di gloria...
Decine di moderni Annibale
guadando il fiume,
cavlacando la millenaria gobba...
Gloria a voi
Mitologia moderna,
figure dell'ultraeroe!
Osannati dal tripudio
nella personal vittoria.
Accompagnati al traguardo
appunto dalla Dea Nike...
Bobbio c'e'!
Vincitori nel rispettar la corsa,
da declamare
in terza persona...
Trionfanti...
Grazie a lei...
Signora Abbots Way!


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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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