ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

lunedì 3 maggio 2010

Schneider e Marazzi ex aequo all'Abbots Way (125km-6000m D+). La storia dell'ultratrail vive uno dei suoi capitoli più emozionanti!

3° THE ABBOTS WAY (MS/PR/PC) 01/02.05.2010

di Alex Geronazzo

il lunedì 3 maggio 2010

Le mie 18 ore di Abbots Way

Beh, lo so, io sono solo un omino collaterale rispetto a voi ragazzi. Per me tornare da commentatore, per il secondo anno, all' Abbots Way, voleva dire mantenere un impegno preso ma soprattutto essere parte di una corsa che è molto di più, quando guardata con occhi presenti e con lo spirito condivisorio con chi vi partecipa.
Le mie emozioni partono dal venerdì, quando con impazienza arrivo e mi dirigo subito verso il teatro Della Rosa. Lì troverò gli organizzatori e già so che non conoscerò il mitico Giovanni Storti, poichè durante il viaggio, in diretta su radio Dee Jay, con Linus, Nicola Savino, Aldo Rock, lui c'è e parlano dell'Abbots, confermando tra le righe la non presenza del comico di Milano.
Pazienza, vorrà dire che mi gusterò il pre-briefing, dove Pietro Trabucchi parlerà di Resilienza, con la collaborazione degli amici di X-RUN, Franz e Daniela, presenti e in gara l'indomani...
Il teatro stavolta lo ho girato tutto, credo che chi mi ha visto mi abbia preso per un bimbo a cui han regalato il lecca-lecca.
Arriva poi il momento del briefing...Avevo scritto, per l'occasione, "L'ode all'ultraeroe", la cui copia originale, spedita all'attore Vendrame, ora è in mano salda dell'amico "VITTO", Vittorio Conte. Faccio solo un breve escursus temporale e mi sposto al momento in cui, ieri, proprio il maresciallo Conte ed il collega Mirko Gatti, della compagnia di Bobbio, in disparte (e per questo tutto assume un significato che va oltre...)mi consegnano l'effige in legno della compagnia, dono che credo i Carabinieri facciano soltanto a chi gli sta realmente a cuore...I miei tempi erano molto stretti, ma in quell'attimo anche una parte di questo piccolo cuore ha avuto una stretta fortissima attorno ad un gesto che ha valore per me.
L'attore , fermo a Fornovo in mezzo all'autostrada non poteva essere lì, quindi ho fatto del mio meglio, non potendo recitare perchè proprio la mia espressività in tal senso è nulla, ho cercato di leggere interpretando, una dedica alla corsa, a voi ed all'organizzazione. Lo so che qualcuno farà riferimento al mio egocentrismo, per averlo voluto fare...Oramai è fatta ed è una occasione che serberò nei miei ricordi di "miserevole" artista, tra i più belli, su un palcoscenico sul quale sono saliti scrittori del rango di Hemingway...Già, quindi ho perpetrato un piccolo sacrilegio...Mi perdonino gli Dei dell'arte...
E' mattina, la sveglia del sabato suona alle cinque, quando arrivo la piazza è già gremita...Non c'è ovviamente possibilità di amplificarmi e darmi voce, la gente mi ucciderebbe, nel suo sonno interrotto...
C'è la RAI, con la trasmissione "Cominciamo bene", che seguirà l'AW per mezza giornata, sino a Bardi, per poi mandare un servizio mercoledì 5 dalle 10 a mezzodì...
Saluto Manlio Gasparotto dell'operazione Gazzetta...Lui c'è!
Uno stentato good morning mi accompagna, mentre incrocio il gallese Hewitt e lo svizzero Schneider...Volti a me sconosciuti, ma le nostre storie si incroceranno presto...o tardi...magari nella notte di Bobbio...Sì, sarà così!
Alle sei sono pronti a partire...Non ci sto a non poter dir nulla, aleno un "in bocca al lupo", chissà poi quanto significativo per la maggior parte di loro...Un pò sì...L'urlo della massa che parte è forte e conseguente, mentre dalle casse dell'auto, a tutto volume li accomagna Hans Zimmer "The Da Vinci Code"...
Nella mattinata di trasferimento mi stoppo a metà montagna, dove il passo che risalgo è bloccato...Perdo un'ora e sono in pensiero...Arriverò a Bardi dopo i primi?...Peste d'una sfiga! A Borgotaro arrovo nel bel mezzo del corteo del 1° maggio...Porca vacca, mai avrei immaginato di arrivare a maledire la bandiera del "Che", che per venti minuti mi tiene in coda ad una lentissima processione che a me dovrebbe esser simpatica e congeniale...In quei minuti potevo essere scambiato benissimo per "Silvio"...
Ore 11.10 sono a Bardi, tra Marino e le belle signore bardiane del ristoro...Mi sento stranamente come a casa...Potere dell'emilia che accoglie! Gli amici della UISP piacentina mi cullano e viziano come una creaturina...Mangio , parlo e bevo a intermittenza...
Surprise! The first ultratrailer at the half race is Christian Schneider (SVI)...Sì, lo svizzero va...Poco oltre passano ed inseguono Lavarda e Marazzi...Beppe ha gli occhi di chi sa...Beppe ha in mente qualcosa...Lavrda riparte, ma dopo un pò lo vedo tornare tra noi. E' sorridente e conscio che sia la cosa giusta si ferma lì. Bravo Remo!
Sono oramai le 15, ho appena salutato tutti, con l'immagine di Katia Fori che incita il marito Nicola a ripartire...Che gran donna questa tipa...L'Alfieri, fedele e degno gran compagno, uomo d'onore, riparte e vanno...Lei non lo sa ma alle spalle incombe Ilaria Fossati, l'azzurra...Katia neppure è al corrente di avere un'avversari acosì forte che insegue e tiene il suo ritmo...Tic tac, Clip Clap...a volte cloppete cloppete mi sa...
A Bobbio trovo la piazza, Maria ne è padrona e signora, come un fringuello salta ad ogni squillo dei tre telefoni canterini...Sono le 18...Inizia l'attesa...Quel palcoscenico d'arrivo mi emoziona...Sabina è la mia vittima preferita...lei che deve far le foto ufficiali ed attende gli arrivi mentre scrive ininterottamente al PC...ancora non ho capito cosa in realtà, ma da perfetto rompiballe, di tannto in tanto "ulralcchio" quell' ATTENZIONEEE...Sabina s'alza di scatto , guarda il vuoto del rettilineo finale e regolare mi manda aff...Quanta ragione ... ora mi conosce pure le...ha ha ha...
Il tempo scorre , la musica che metto svaria tra le colonne sonore di Zimmer e Ennio Morricone..il buio sta calando, le note devono essere adattate al luogo ed al momento del riposo di chi ci vive...
Credo che siamo stati capaci d'essere al contempo rumorosamente discreti e presenti...
Alle Undici meno un quarto della sera bobbiese, l'ultima comunicazione mi dice ...Schneider ha passato la Sella dei Generali, marazzi insegue a una ventina di minuti...Nel pomeriggio pareva che la crisi stesse abbattendo entrambi, con Enrico Bartolini ed il giovane leone trevigiano, Granzotto, pronti ad apprifittare...
All'improvvisio il buio diventa improvvisamente inquietante, nella calma di una attesa prevista ancora lunga...se sono a dieci chilometri...
Perdindirindina, il rettlineo si illumina d'una fioca luce...un piccolo lume a circa due metri dal suolo...No! Sono due...
O cacchio sono in due...Sono loro...Lo sprint cribbio , sarà lo sprint...
Quei due la fanno davvero grossa...Italia-Svizzera 1a1...
E' il momento più bello della mia vita da speaker, è il gesto più grande che probabilmente lo sport regalerà alle loro carriere...La scelta di arrivare mano nella mano, il destino da condividere in due...Una vittoria che invece di sfuggire ad uno dei due, diventa epocale nell'essere condivisa. L'ultratrail vive il momento sportivo più alto dell'anno, potrei azzardare, della storia...Giuseppe Marazzi e Christian Schneider sono i vincitori! la Dea Nike sorride...SIETE GRANDI ragazzi.
Io attendo la prima donna, dovrei spegnere audio e musica dopo la mezzanotte...NO!!!Non lo farò...Le note della colonna sonora , ancora del Codice da Vinci, una piccola grande donna, una grande unione..."L'unione fa la corsa". Altra vittoria condivisa da due esseri che si fanno corsa...Katia Fori vince l'Abbots Way, Nicola Alfieri vince...per definizione...SIETE DAVVERO BELLI!
La seconda donna l'attendo, è oramai vicina, più di quanto una incredula Katia pensasse...sarebbe bastato un crampo, un'attimo in più e...ma Ilaria Fossati, azzura della 100km ha il sorriso di chi ha vinto ed oggi dice: http://www.iutaitalia.it/?news=734...
Il tormentone del giorno è stato : fabio dov'è....Che bello!
Io mi sono divertito, se dicessi che mi sono stancato sarei disonesto nei confronti di voi che conoscete quale sia stata la fatica vera...Ma permettemi, sono sincero e spero capiate che la mia è la vostra passione...18 ore di postazione microfono sono tante, ma evidentemente troppo poche...CHIEDO SCUSA AI MOLTISSIMI CHE SONO ARRIVATI ED IO NON C'ERO!
Vi ho guardato in viso, abbiamo scherzato, parlato, sorriso e sì...anche pianto (non mento...) assieme!
Mi sento uno di voi...
Grazie Abbots Way, grazie organizzatori, per la fiducia...
Ultra trailer ti voglio un gran bene.
Alex

4 commenti:

  1. Migliori parole non potevano essere esperesse...Per me che c'ero,esattamente come te..spettatore di co' tanta emozione e bellezza...Ti dico grazie x l'emozione che prima di tutto TU con le tue parole,mi hai fatto provare!! Grazie Alex..
    Alessia (amica di Ilaria fossati)..

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  2. grazie Alex!! l'emozione era incontenibile...il mio primo ultratrail...è bello arrivare ed avere ancora la forza di urlare, ridere, piangere, battere un cinque alla mano che tendi e sciogliersi nell'abbraccio delle amiche al traguardo...non dimenticherò mai questa lunga notte!complimenti a tutti e all'energia che hai trasmesso
    Ilaria

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  3. Che dire....
    Tutto bello, ma chi come me ha fatto la doppia, con molta calma, ha solo potuto apprezzare la lettura dell'ode all'ultraeroe!
    Pazienza
    PiBi63

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  4. Ringrazio Ilaria Fossati, che mi ha anche citato nel sito della IUTA, la sua amica Alessia che cosi' carinamente mi fanno arrossire davvero. Io ho fatto il mio...Lo so PiBI63, lo ho scritto e poi lo posterò anche quì, come seconda parte del mio racconto Abbots Way; sono mancato all'arrivo di molti, al passaggio di molti altri a Bardi...Questo è un fattore negativo che però non poteva essere migliorato, per via delle tempistiche...Io credo di essere tra coloro che arrivano da piu' lontano e sarei dovuto ripartire ancora prima domenica sera...Lo voglio ribadire, 18 ore di commento (e mezza per i pignoli), sembrano tante, ma non sono nemmeno la metà del necessario...Come voi ho dormito pochino, 5 orette tra sabato notte e domenica, ho effettuato anche quattro ore e mezza di spostamenti tra un luogo e gli altri...Giuro che gli ulrimi chilometri fatti verso casa sono stati un bel rischio...ero molto stanco alla guida, in due giorni 15 ore...Però rimane un fatto, a molti non ho potuto battere il cinque e commentar l'arrivo e certo, hai ragione, l'ode all'Ultraeroe è un pò pochino nei vostri confronti. Mi scuso e spero di riavervi in gare in cui presento, per rimediare...presto...
    Alex

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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