Cari amici...

BUONE E DOLCI FESTE A TUTTI...






rarci...I percorsi sono due, il breve da 750 metri ed il lungo, d'un chilometro e tre...Il percorso più impegnativo si perde oltre lo sguardo dello speaker e le batterie che lo attraversano, mi impegnano nel favellar nozioni a copertura di quei tre o quattro minuti in cui gli atleti si perdono nel mio immaginario visivo. io il giro lo conosco bene. Questo cross lo ho corso un paio di volte ed è veramente impegnativo. L'anfiteatro naturale della campagna della via Spaloa, consente di vedere tutto il giro piccolo e quindi di commentar gli sviluppi, in presa diretta, delle gare dei più piccoli ed i primi giri degli adulti, che si impegneranno quasi tutti almeno ad un giro piccolo prima di entrare nel vivo della gara. Questo anche per lo spettacolo a favor di pubblico.
(GS Astra Quero)controlla , accontentandosi del terzo posto che vale il campionato , bissando il successo del 2008, mentre la gara è vinta da Elia Gullo(Pol.SantaGiustina) davanti al muscolare Scariot (Astra). Per la quota rosa di categoria è il limpido talento di Gaia Benincà(foto a dx) a emergere sia nel cross querese che per l'intera kermesse provinciale.
n i soli Cristian Mione (l'etiope della sinistra Piave) e Gianni Viel a rendergli la vita un pò complicata, in una categoria pregna comunque di grossi calibri di diverse discipline, con Diego Pieruzzo (re delle Ciaspolade venete), Abdel Aziz Maijoubi, (ultraquarantenne "feltrino dell'Atlante", in gioventù nazionale nel cross con il Marocco e con personali nella mezza maratona di 1 ora e 2 minuti ), Fabio Caverzan(foto sotto a dx) (Imperatore degli ultra trail, già vincitore alla Lavaredo Ecomarathon, al GranRaidPrealpiTravigiane-60km- e all'ultra del Cansiglio "AnticoTroidegliSciamani" -70km-). Nella medesima categoria, ma al femminile,è la regina del mezzofondo bellunese dell'ultimo decennio, Manuela Moro a dettare il ritmo sin dall'inizio, conquistando un campionato p
raticamente "ucciso" in partenza, nonostante la buona caratura di avversarie come la zoldana Emilia Campo (reduce da NewYork dove ha corso in 3 e 30) e l castionese "onnipiazzata" Giuliana Bristot. Ma la sorpresa di giornata la ha fatta Lucio Fregona(2^foto dall'alto), il campione mondiale di corsa in montagna ad Edimburgo che, accompagnando il figlio Roberto, (che seguendo le orme del padre inizia ora vestendo la casacca che fu della gioventù paterna appunto, del GS Astra Quero), ha preso il via tra gli Adulti B, quale neo tesserato Astra, dopo circa 25 anni dall'ultima volta. In gara se l'è dovuta vedere col dominatore stagionale Rinaldo Menel (ProLocoTrichiana-LaPiave2000) che ha tenuto il passo per 3/4 gara...poi l'allungo deciso, prepotente ed incontrastabile del "campione dei campioni", che a 42 anni "mena" ancora come un ventenne...Tra le donne è Grazia Tison a portare a Castion, cross di Quero e maglia di campionessa provinciale.Domenica sarò con grande piacere, il commentatore ufficiale di una delle marcie storiche della provincia di Treviso. Una di quelle corse ove vige sovrano lo spirito della passione , che prevale sul risultato agonistico. Una classica Fiasp sulle distanze di 6-12-22-35km, a partenze sfalsate, con i gruppi numerosi premiati a fine corsa. Appuntamento quindi domenica 18 ottobre a Sernaglia della Battaglia (TV), per il 35° Giro della Piana Sernagliese .
Vi aspetto lì...Pssst, non mancate mi raccomando...


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"Corridor di mezza via"
Monologo sentimentale d'un podista tra le montagne"

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."